Il Pontefice per il momento non andrà a Kiev

Papa: “Errore pensare che questa è una guerra Russia-Ucraina, è guerra mondiale”

"Mi hanno portato una lista di oltre 300 prigionieri. Mi hanno chiesto di fare qualcosa per operare uno scambio" ha confidato Papa Francesco ai gesuiti che ha incontrato in Kazakistan a metà settembre

Papa: “Errore pensare che questa è una guerra Russia-Ucraina, è guerra mondiale”
Ipa
Papa Francesco in aereo in Kazakhstan

In Ucraina non si combatte una guerra come “un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi. Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa è una guerra mondiale”. Lo dice il Papa annunciando che per il momento non andrà a Kiev. Parla dei cardinali che ha mandato in missione nel Paese, Konrad Krajewski e Michal Czerny, e anche del viaggio di mons. Paul Gallagher. “Anch’io avevo in mente di poter andare. Mi sembra che la volontà di Dio sia di non andare in questo preciso momento; vediamo poi in seguito, però”. 

Papa Francesco lo ha confidato ai gesuiti che ha incontrato in Kazakistan a metà settembre. Nel colloquio, raccolto dal direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, il Pontefice rivela anche di essersi adoperato per lo scambio di prigionieri: “È venuto anche un capo militare che si occupa dello scambio dei prigionieri, sempre con l’assessore religioso del presidente Zelensky. Questa volta mi hanno portato una lista di oltre 300 prigionieri. Mi hanno chiesto di fare qualcosa per operare uno scambio. Io ho subito chiamato l’ambasciatore russo per vedere se si poteva fare qualcosa, se si potesse velocizzare uno scambio di prigionieri”. 

Rievoca anche la sua visita, a pochi giorni dallo scoppio del conflitto, alla stessa ambasciata russa ammettendo che è stato “un gesto inusuale” perché “il Papa non va mai all’ambasciata”. 

Ma lui voleva un contatto con il Cremlino: “Ho detto all’ambasciatore che avrei voluto parlare con il presidente Putin purché mi lasciasse una piccola finestra di dialogo”.   

Il Pontefice, nel colloquio con i gesuiti che vivono missionari in Russia, Bielorussia e Kirghizistan, sa che non tutte le sue parole sono state gradite, come quando ha parlato dell’omicidio di Darya Dughina

“A questo punto si è dimenticato tutto ciò che avevo detto fino a quel momento e si è prestata attenzione solamente a quel riferimento”. Ai gesuiti dice che bisogna “liberare i cuori dall’odio”. “Vorrei dirvi che a me non interessa che voi difendiate il Papa, ma che il popolo si senta accarezzato da voi che siete i fratelli del Papa. Il Papa non si arrabbia se è frainteso, perché conosco bene la sofferenza che c’è alle spalle”.   

Il Papa oggi ha annunciato il prossimo viaggio apostolico: sarà in Bahrein dal 3 al 6 novembre. Due le tappe: la capitale Manama e Awali dove sorge la più grande cattedrale cattolica della penisola arabica.