La protesta anti-velo

Usa "inorriditi e allarmati" dalla repressione in Iran: "Non cederemo nulla sui diritti umani"

Secondo il leader iraniano Ali Khamenei I recenti "disordini" nel paese contro la morte di Mahsa Amini sono stati "ideati e pianificati dagli Stati Uniti, dal falso e usurpatore regime sionista e dai loro seguaci"

Usa "inorriditi e allarmati" dalla repressione in Iran: "Non cederemo nulla sui diritti umani"
@LaPresse
Iran, Teheran, scontri in piazza

"Siamo inorriditi e allarmati dalla repressione delle proteste in Iran''. Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa a bordo dell'Air Force One nel viaggio del presidente americano, Joe Biden, a Puerto Rico. "Anche se siamo impegnati in negoziati con l'Iran sul nucleare non cederemo di un millimetro sui diritti umani e delle donne nel paese'', ha detto. 

Nel corso della sua visita in Portorico, il presidente americano, Joe Biden, è tornato su quanto sta accadendo in Iran e ha promesso nuove sanzioni, questa settimana, in seguito alla repressione dei manifestanti. Biden si è dichiarato gravemente preoccupato per le segnalazioni riguardanti l'intensificazione della violenza contro i manifestanti pacifici in Iran-

La denuncia della feroce repressione corre sui social

Sono centinaia i video che circolano per riportare al mondo intero la ferocia e la cattiveria di chi prova a reprimere con la violenza e con la morte la richiesta di libertà e di tutela dell'essere umano in corso nelle tantissime manifestazioni spontanee di protesta che popolano piazza e strade iraniane. Una repressione assassina, come riportato nel terribile video che segue.

Le squadracce anti protesta

Come un branco assetato di sangue, agenti in moto intervengono in modo violento e dispotico per disperdere le manifestazioni di protesta. Qualsiasi mezzo è giustificato per provocare danni ai pacifici contestatori, anche sparare nel traffico, come testimonia il video qui di seguito

 

Le accuse di Ali Khamenei

I recenti "disordini" nel paese contro la morte di Mahsa Amini sono stati "ideati e pianificati dagli Stati Uniti, dal falso e usurpatore regime sionista e dai loro seguaci". Lo ha dichiarato il leader iraniano Ali Khamenei nella sua prima reazione alle proteste in tutto il paese dopo la morte della giovane curda. Durante il suo discorso il leader sciita ha detto di essere "profondamente addolorato" per la morte della ragazza e che le proteste non sono state programmate e realizzate dai cittadini iraniani. 

La notte scorsa repressione e terrore all'Università Tecnologica di Sharif, ateneo di Teheran, dove le forze di sicurezza iraniane hanno cercato di sedare la protesta di centinaia di studenti al grido di “Morte al dittatore” e di "Donna, vita, libertà". "Gli studenti preferiscono la morte all'umiliazione", ha riferito l'agenzia di stampa iraniana Mehr. 

Gli scontri sono cominciati quando è apparso un contingente di uomini in borghese, su camioncini, che hanno usato i manganelli anche contro i docenti e gli impiegati dell'ateneo, mentre altri militari circondavano l'edificio su tutti i lati. Gli agenti hanno sparato proiettili di gomma, lacrimogeni e vernice. L'associazione degli studenti dell'università riferisce che almeno 300 studenti sono stati arrestati. Testimoni coperti dall'anonimato riferiscono che al calare della sera sono scoppiati scontri fra manifestanti antigovernativi e studenti radicali pro-establishment. Le lezioni sono ora sospese.