Qatargate

Roberta Metsola: "Il Parlamento europeo non è in vendita ad attori stranieri"

"Non metteremo la polvere sotto il tappeto, difenderemo la casa della democrazia", assicura la presidente dell'organo legislativo dell'Unione europea, che intanto ha votato la sospensione di tutte le attività che coinvolgono Doha

Roberta Metsola: "Il Parlamento europeo non è in vendita ad attori stranieri"
AP Photo/Virginia Mayo via LaPresse
Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, durante la conferenza stampa

"Non metteremo la polvere sotto il tappeto, non è business as usual, farò tutto ciò che posso insieme ai miei colleghi per ristabilire la posizione della casa della democrazia, come colegislatore, che è pulita, trasparente e che non è in vendita ad attori stranieri che sembrano volerci indebolire". È la promessa di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, al suo arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles, commentando gli arresti di tre persone, tra le quali l'ex vicepresidente Eva Kaili, accusate di essere state corrotte per favorire gli interessi del Qatar, in un'inchiesta che pare destinata ad allargarsi presto

“Le accuse che coinvolgono il Parlamento europeo sono un colpo alla democrazia e a tutto ciò su cui abbiamo lavorato per molti anni”, ha aggiunto Metsola, “ci vogliono  anni per costruire la fiducia, ma solo un momento per abbatterla. Appena abbiamo avuto la notizia dalla polizia e dalle autorità della magistratura abbiamo agito immediatamente con una velocità senza precedenti. Le immunità e i privilegi sono stati rimossi immediatamente rispetto a una dei vice presidenti del Parlamento europeo, la decisione di destituire la vice presidente è stata presa nel giorno di giorni, con una velocità senza precedenti. Questo è il mio messaggio: tutto verrà fatto in modo adeguato, con velocità, trasparenza e in pieno rispetto della legge. Abbiamo già fatto molto ma ci sono molte cose che ancora dobbiamo fare: ci sono troppi gruppi informali che potenzialmente sono passibili d'influenze, troppe organizzazioni i cui fondi non sono abbastanza trasparenti. Ci andremo giù duro”.

La risoluzione votata in aula

Oggi è stato anche il giorno dell'approvazione del testo che chiede la sospensione immediata di tutti i lavori legislativi relativi a Doha: all'Eurocamera  541 deputati hanno voti a favore, 2 indipendenti hanno espresso voto contrario, un membro del Ppe e due della Sinistra si sono astenuti.

Nella risoluzione il Parlamento europeo "denuncia con la massima fermezza i presunti tentativi del Qatar di influenzare deputati, ex deputati e personale del Parlamento europeo attraverso atti di corruzione, che costituiscono una grave interferenza straniera nei processi democratici dell'Ue", "sottolinea che la gravità e l'ampiezza delle indagini in corso impongono al Parlamento e alle istituzioni dell'Ue di reagire con inequivocabile unità e incrollabile determinazione",  chiede quindi "una commissione speciale incaricata di identificare potenziali carenze nelle norme del Parlamento europeo in materia di trasparenza, integrità e corruzione e di presentare proposte di riforma, basandosi sul lavoro della commissione per gli affari costituzionali e sulle migliori pratiche in altri parlamenti". Impegna poi a "istituire una commissione d'inchiesta" “al fine di indagare su casi di corruzione e comportamenti scorretti da parte di paesi terzi cercando di acquisire influenza nel Parlamento europeo”. Intanto, l'ong 'No peace without justice', coinvolta nelle indagini, è stata sospesa dall'accesso alle sedi dell'organo legislativo dell'Unione europea, al pari di tutti i rappresentanti di interessi del Qatar.

La presidente: “Riformeremo il Parlamento europeo per tappare le falle”

Intervenendo in aula, Metsola ha ammesso che “è stata una settimana difficile”. Secondo quanto comunicato dalle autorità belghe, ha proseguito, “vi sono seri sospetti di persone legate a governi autocratici, che commerciano influenza in un modo che sospettiamo abbia lo scopo di soggiogare i nostri processi. Abbiamo lavorato in sintonia con le autorità belghe alle quali sono estremamente grata. I sospetti sono stati arrestati, interrogati e incriminati, come è giusto che sia. Ma devo anche dire che mentre possiamo sempre cercare di aumentare i deterrenti e la trasparenza, e guiderò un forte processo di riforma, ci saranno sempre alcuni per i quali un sacco di soldi vale sempre il rischio. È essenziale che queste persone capiscano che verranno catturate, che ci saranno delle conseguenze. Questo è lo Stato di diritto. È così che rispondiamo e ricostruiamo la fiducia”

Successivamente Metsola ha tenuto una conferenza stampa, in cui ha spiegato di aver rifiutato “tutti gli inviti del Qatar” avendo avuto “preoccupazioni su quel paese” e annunciato per il 2023 un ampio pacchetto riforme per “tappare le falle” rese evidenti dalla vicenda Qatargate. Tra queste, "il rafforzamento dei sistemi parlamentari di protezione degli informatori, un divieto a tutti i gruppi di amicizie non ufficiali, la revisione del controllo delle regole del nostro codice di condotta". La presidente ha detto inoltre di avere “chiesto una revisione su quello che è stato votato e su cui abbiamo lavorato”, sottolineando che per quanto riguarda "l'accordo sull'aviazione tra Ue e Qatar, siglato a ottobre 2021, il processo di ratifica deve essere completato. Solo quando i paesi membri l'avranno ratificato, il Parlamento sarà consultato per dare il suo consenso".

Per quanto riguarda l'accertamento dei fatti, Metsola ha assicurato che gli inquirenti belgi e i servizi del Parlamento europeo “sono in costante dialogo tra loro, l'indagine si è svolta in tandem”, ma di avere ricevuto informazioni specifiche solo "la mattina del 9 dicembre".