All'Angelus

L'appello del Papa: "Fermare i trafficanti, non si ripeta un'altra Cutro"

Il Santo Padre ha espresso il suo "dolore" per le vittime della tragedia del mare e poi la gratitudine alle popolazioni locali per la solidarietà e l'accoglienza mostrata durante il terribile naufragio. Meloni: facciamo nostre le parole del Pontefice

Il Papa ha espresso il suo "dolore" per la tragedia dei migranti, avvenuta in Calabria. 

E lancia ancora un appello: "affinché non si ripetano simili tragedie, i trafficanti di esseri umani siano fermati, non siano più in grado di continuare a disporre della vita di persone innocenti" affinché "I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte",

Queste le parole di Bergoglio all'Angelus dedicate al naufragio di Cutro, nel Crotonese, che ha provocato 71 vittime accertate, mentre si cercano ancora altri dispersi. Oggi prevista una via crucis sulla spiaggia teatro della tragedia.

"Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti". "Il Signore ci dia la forza di capire e di piangere". Il Santo Padre ha poi espresso la sua gratitudine alle popolazioni locali per la solidarietà e l'accoglienza.

Il Pontefice non dimentica altri eventi dolorosi del mondo. “In questi giorni il mio pensiero andava spesso alle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto in Grecia, molti erano giovani studenti” e non manca di ribadire l'auspicio che l'Ucraina torni alla pace. "Il Signore dia il dono della pace alla martoriata Ucraina", ha detto ancor una volta.

"Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare". Lo scrive su Facebook la premier Giorgia Meloni.