Usa 2024, corsa alla Casa Bianca

E' ufficiale, DeSantis sfida Trump alle primarie repubblicane

Muro al confine, lotta all'immigrazione, sfida alla Cina i suoi punti programmatici. Ma la diretta su Twitter è funestata da problemi tecnici, commenti ironici di Joe Biden e Donald Trump

"Corro per guidare il grande ritorno degli Usa". Così il Governatore della California Ron DeSantis nella diretta Twitter con Elon Musk in cui ha formalizzato l'annuncio della corsa per la nomination dei Repubblicani contro Donald Trump per le presidenziali 2024. 

Una diretta che però si è rivelata un flop tecnologico con continue interruzioni, voci poco chiare e altri problemi tecnici che hanno mandato su tutte le furie le centinaia di migliaia di utenti che cercavano di seguire il discorso del Governatore. “Catastrofica”, l'ha definita il New York Times. 

DeSantis ha detto che è necessario eliminare "la cultura della sconfitta", facendo riferimento alle ultime sconfitte elettorali registrate dai Repubblicani, a cominciare dalle presidenziali del 2020 perse da Trump. "Il declino americano - ha spiegato - non è inevitabile. E' una scelta, e noi dovremmo scegliere una nuova direzione, un percorso che porti alla rivitalizzazione dell'America"

Il Governatore della Florida ha fatto capire che vuole essere un presidente "autoritario" e per questo ha promesso che studierà la  Costituzione per "capire quali bottoni vanno premuti" per incidere sulla vita degli americani attraverso ordini esecutivi, un po' come ha fatto in Florida, dove governa senza ostacoli. Nel suo Stato, il governatore ha imposto pesanti restrizioni al diritto all'aborto, oltre alla messa al bando nelle scuole dei temi legati all'identità sessuale, allo schiavismo e al razzismo. 

Sul muro al confine con il Messico ha assicurato: “Lo faremo. Mobiliteremo tutte le risorse per farlo” - una frecciata a Trump, che lo aveva promesso senza riuscire a realizzarlo. Sul fronte dell'immigrazione il Governatore della Florida si impegna al pugno duro: “Nessuno ha il diritto di arrivare nel nostro paese illegalmente”
E sulla politica estera individua nella Cina “la maggiore minaccia geopolitica. Serve robusta collaborazione con il Giappone, India e Australia”. 

Parlando dell'Ucraina spiega di non volere un allargamento del conflitto e tantomeno il coinvolgimento delle truppe americane. 

Le sue ultime battute sono riservate ai nomignoli di cui Trump è prodigo nei suoi confronti. Non si cura, dice, dei soprannomi con cui verrà appellato: l'importante è che a un certo punto venga definito “il vincitore”. Perché, aggiunge,se otterrò la nomination vincerò le elezioni, potete sincronizzare gli orologi”.
 

 

I problemi tecnici che hanno “disturbato” l'intervento di DeSantis, lo dicevamo, hanno scatenato l'ironia del Presidente Usa Joe Biden e del principale rivale repubblicano, Donald Trump

Il primo ha postato il link per le donazioni alla sua campagna e a quella della vicepresidente Kamala Harris, scrivendo "questo link funziona"
Trump sul suo social Truth ha ribattezzato il suo sfidante "#DeSaster", giocando sul cognome e sulla parola "disaster", disastro. Anche il figlio del tycoon, Donald Trump Jr., ha twittato "#DeSaster".

I responsabili della campagna di DeSantis hanno provato a ribaltare il flop in un successo dovuto all'eccessiva attenzione, quasi un avvertimento al Paese: il Governatore “ha letteralmente fatto sballare Internet, il prossimo obiettivo è Washington”.