Medioriente

Tel Aviv, la vendetta per Jenin: auto travolge un gruppo di persone a una fermata del bus, 8 feriti

Le autorità israeliane confermano che si tratta di un attentato. Il responsabile, secondo la polizia, è stato ucciso da un civile. Hamas loda il gesto e minaccia: "L'occupazione pagherà per i suoi crimini a Jenin"

Attacco terroristico a Tel Aviv: un gruppo di persone è stato travolto da un'auto alla fermata di un autobus, nella parte nord di Tel Aviv; sono seguiti degli spari. Lo riferisce la polizia, secondo cui si tratta di un attentato. L'autore, secondo i media, è stato “neutralizzato”.

Secondo i servizi di pronto soccorso, tra i feriti nell'attentato - ora indicati in almeno 8 - c'è una donna in gravi condizioni e un'altra persona. Secondo i media, una fonte della polizia ha detto che l'attentatore che alla guida dell'auto è stato neutralizzato e ucciso da un civile sul posto.

Yaacov Shabtai, capo della polizia di Israele, ha descritto la dinamica dell'attentato: “L'assalitore è arrivato a bordo di un furgone ed ha centrato una fermata di autobus, subito dopo - ha aggiunto - ha cominciato ad accoltellare i passanti. Infine, è stato fermato dal coraggioso intervento di un civile”. Shabtai ha spiegato che la polizia era in allerta dopo i fatti di Jenin.

Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha elogiato l'attacco. “L'eroico attacco a Tel Aviv è la prima risposta ai crimini dell'occupazione contro il nostro popolo a Jenin. L'occupazione pagherà il prezzo per i suoi crimini contro Jenin. Lodiamo gli eroi del nostro popolo e i combattenti a Jenin”, ha affermato Qassem.

Il capo della polizia di Tel Aviv Ami Eshed ha detto ai cronisti che “non c'è dubbio che si sia trattato di un attentato. Dopo aver travolto i passanti - ha aggiunto - l'assalitore li ha anche pugnalati”. Sulla zona volteggia un elicottero della polizia. Secondo Eshed “è infatti necessario verificare che l'assalitore non avesse complici”.

La Farnesina, in seguito all'attentato, insieme all'Ambasciata d'Italia in Israele monitorano la situazione in stretto contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione, il Ministero degli Esteri invita a contattare l'Unità di Crisi al numero +3906362225.