Il vertice

Kim Jong-un è in Russia per incontrare Putin. Sul tavolo "temi sensibili"

Armi per Mosca, tecnologie militari, aiuti alimentari potrebbero essere al centro della "trattativa" tra il leader nordcoreano, al suo primo viaggio all'estero dalla pandemia, e il presidente russo. Gli Usa avvertono: "Nuove sanzioni a Pyongyang"

Il treno del leader nordcoreano Kim Jong-un è arrivato in Russia in vista del vertice con Putin che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni “da qualche parte nell'Estremo Oriente russo”, ma Mosca non ha specificato né la data né il luogo dell'incontro.

Il vertice potrebbe tenersi a Vladivostok, la città più vicina al confine tra Corea del Nord e Russia, dove è in corso il Forum economico orientale che si chiude mercoledì e dove il presidente russo Putin è arrivato l'11 settembre. Secondo l'agenzia russa Interfax, il bilaterale potrebbe svolgersi già il 13 settembre.

Vladivostok si trova a circa 680 chilometri a nord di Pyongyang ed è lì che Putin e Kim si sono incontrati per la prima volta nel 2019.

Un'altra ipotesi è che il vertice si tenga al cosmodromo di Vostochny. Il presidente russo ha annunciato di avere in programma una visita da quelle parti. “Quando sarò lì, lo saprete”, ha precisato, alimentando il sospetto che forse potrebbe incontrare il leader nordcoreano proprio lì. Anche se in questo caso, il viaggio di Kim in treno si allungherebbe di parecchio.

La Bbc riporta che, dopo uno stop alla stazione di confine russa di Khasan, in effetti, il convoglio ha lasciato la città di Ussuriysk in direzione di Khabarovsk, verso nord. Secondo gli osservatori, i due leader si potrebbero confrontare anche sul programma spaziale nordcoreano.

La distanza tra Pyongyang e Vladivostok è di circa 680 km Google Maps
La distanza tra Pyongyang e Vladivostok è di circa 680 km

Il primo viaggio di Kim dall'inizio della pandemia

Quello in Russia è il primo viaggio di Kim Jong-un dall'inizio della pandemia. La Kcna, l'agenzia di stampa statale nordcoreana, ha riferito che il leader è salito sul suo treno personale diretto in Russia dalla capitale, Pyongyang, domenica pomeriggio. Con lui viaggiano gli alti ufficiali dell'esercito e funzionari del partito e del governo. 

Accolto da una folla di persone in festa, Kim è arrivato alla stazione di Pyongyang dove era stato steso un tappeto rosso.

Kim Jong-un parte per Vladivostok in Russia Ap
Kim Jong-un parte per Vladivostok in Russia

Dopo aver ricevuto il saluto delle truppe schierate, in alta uniforme, è salito sullo storico e blindatissimo treno verde con le finiture gialle mentre la televisione trasmetteva un commosso saluto.

Durante il percorso slogan appesi su grandi manifesti hanno accompagnato il lungo e lento viaggio - a causa della blindatura il treno è molto pesante -. Su questo si legge la scritta augurale: “Verso la vittoria”.

Slogan su cartelloni lungo il percorso del treno che trasporta Kim Jong-un a Vladivostok Ap
Slogan su cartelloni lungo il percorso del treno che trasporta Kim Jong-un a Vladivostok

A differenza del padre, Kim Jong-il, Kim Jong-un non disdegna di volare. D'altronde ha studiato diversi anni in Svizzera e soprattutto da adolescente ha usato spesso l'aereo. Come il padre, però, che nei suoi 17 anni di governo ha usato quasi esclusivamente il treno per i suoi viaggi all'estero, anche il leader nordcoreano ha eletto le carrozze blindate a “mezzo di trasporto” principale, derogando a questa regola un paio di volte. 

Per incontrare l'allora presidente americano Donald Trump a Singapore nel 2018 usò un Boeing 747 di Air China, mentre si servì di un aereo nordcoreano per recarsi lo stesso anno nella città cinese di Dalian, per un vertice con il presidente cinese Xi Jinping. 

L'aereo ufficiale di Kim Jong-un è una versione rimodellata dell'IL-62 di fabbricazione sovietica e si chiama “Chammae-1”, dal nome dell’astore, l’uccello nazionale della Corea del Nord. Secondo i media sudcoreani può trasportare circa 200 persone e la sua autonomia massima è di circa 9.200 chilometri, ma non ha mai volato così lontano. 

La ragione principale risiede nella sicurezza. Sembra che Kim Jong-il avesse diversi treni lussuosi, tutti dotati di sale per ricevimenti, sale conferenze e strutture di comunicazione ad alta tecnologia. Per proteggersi da possibili attacchi, ne usava tre per volta: quello su cui viaggiava era preceduto da uno che verificava la sicurezza della linea, mentre un altro lo seguiva con a bordo agenti di sicurezza e militari.

A testimonianza dell'importanza simbolica dei treni, un modello a grandezza naturale di una delle carrozze è esposto permanentemente nel mausoleo alla periferia di Pyongyang dove si trovano i corpi imbalsamati di Kim Jong-il e di suo padre, il fondatore dello stato, Kim Il-sung.

Kim, che ha 39 anni, ha utilizzato il treno blindato della sua famiglia per i suoi precedenti incontri con Putin, il presidente cinese Xi Jinping e l'allora presidente americano Donald Trump nel 2018 e nel 2019.

La stazione di Vladivostok Ap
La stazione di Vladivostok

Il vertice: che cosa potrebbe chiedere Putin e che cosa vuole Kim

Il presidente russo chiederà, molto probabilmente, proiettili e artiglieria. In sostanza, quello che scarseggia di più nelle scorte militari russe e di cui Pyongyang ne ha pieni i depositi. 

Si parla di decine di milioni di proiettili di artiglieria e razzi basati su progetti sovietici che potrebbero dare ulteriore impulso all'avanzata dell'esercito russo in Ucraina, dicono gli analisti. 

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto ai media russi che i due leader avrebbero discusso soprattutto di argomenti "sensibili" senza prestare attenzione agli "avvertimenti" americani.

"Naturalmente, essendo vicini, i nostri paesi collaborano anche in aree sensibili che non dovrebbero essere oggetto di rivelazioni e annunci pubblici. Questo rientra nella norma", ha affermato. "Nel costruire le nostre relazioni con i nostri vicini, inclusa la Corea del Nord, ciò che è importante per noi sono gli interessi dei nostri due paesi, e non gli avvertimenti di Washington", ha aggiunto.  

Peskov ha parlato anche di possibili discussioni sui "processi del Consiglio di sicurezza dell'Onu", con evidente riferimento alle sanzioni contro Pyongyang adottate in passato e votate anche dalla Russia. 

La discussione potrebbe dunque incentrarsi su questo, armi per la guerra di Mosca in Ucraina in cambio di appoggio in sede Onu e magari qualche aiuto alimentare. 

Kim potrebbe così dimostrare al popolo, affamato da una politica che ha scelto di devolvere le risorse nel nucleare e negli armamenti, che la sua strategia ha funzionato. Come una sorta di “ritorno dell'investimento iniziale”.

Certamente il leader nordcoreano non rinuncerà a chiedere tecnologie militari, ma la Russia è sempre stata molto parca nel diffonderle persino ai Paesi a lei più vicini. 

Non è un caso se ad accompagnare Kim nel suo viaggio ci sono anche i suoi più alti ufficiali militari. Tra loro il comandante dell'esercito popolare coreano Ri Pyong Chol, il suo numero due, Pak Jong Chon, e Jo Chun Ryong, direttore del dipartimento dell'industria delle munizioni della Corea del Nord.

Tra i funzionari identificati nelle foto diffuse dai media statali nordcoreani ci sono anche Pak Thae Song, presidente del comitato per la scienza e la tecnologia spaziale della Corea del Nord, e l'ammiraglio della Marina Kim Myong Sik, che sono collegati agli sforzi della Corea del Nord per acquisire satelliti spia e sottomarini con missili balistici con capacità nucleare. 

Gli esperti sostengono che la Corea del Nord difficilmente senza un aiuto esterno svilupperà queste competenze.

Anche il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha visitato Pyongyang a luglio nel tentativo di convincerla a vendere munizioni di artiglieria. Shoigu parteciperà al vertice nell'Estremo Oriente tra Putin e Kim.

Kim Jong-un mostra a Shoigu le armi nordcoreane Ap
Kim Jong-un mostra a Shoigu le armi nordcoreane

L'avvertimento di Washington

La Casa Bianca ha esortato le autorità nordcoreane a "non fornire o vendere armi" alle forze armate russe, in vista dell'imminente incontro tra il leader nordcoreano e il presidente Putin e a "rispettare gli impegni pubblici" precedentemente assunti e a non fornire sostegno militare alla Russia. 

Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto che Washington monitorerà da vicino l'incontro, ricordando ad entrambi i paesi che "qualsiasi trasferimento di armi dalla Corea del Nord alla Russia rappresenterebbe una violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite" e che gli Stati Uniti "non esiteranno a imporre nuove sanzioni".

L'inontro tra Putin e Kim nel 2019 Ap
L'inontro tra Putin e Kim nel 2019