La minoranza cristiana

Tregua in Nagorno-Karabakh. Armenia: "Baku fa pulizia etnica, possiamo accogliere 40mila famiglie"

Alta tensione nell'area contesa dai separatisti armeni, regge la tregua ma i civili sono in fuga e si sono uditi spari nella capitale Stepanakert mentre si avviava il negoziato chiuso in poche ore, previsto un secondo round

Dopo poco più di 24 ore di guerra, si è concluso il primo round di negoziati per una possibile pace nel territorio conteso del Nagorno-Karabakh abitato dalla minoranza armena cristiana in Azerbaijan, che chiede l'indipendenza. I negoziati di pace nella città azera di Yevlakh avrebbero portato a un primo cessate il fuoco, anche se non ci sono ulteriori dettagli su quanto concordato. 

Al tavolo la delegazione armena guidata da Artur Harutyunyan e quella di Baku guidata dal deputato Ramin Mamedov. A fare da mediatrice c'è anche la delegazione russa per volere del presidente russo Vladimir Putin.

Le forze di pace russe, composte da 1960 militari, sono in Karabakh sin dall'accordo trilaterale azerbaigiano-armeno-russo firmato il 10 novembre del 2020. Il contingente è stato schierato lungo la linea di contatto e lungo il corridoio Lachin.

I dialoghi sono cominciati in un clima incandescente: proprio mentre cominciavano, Afp riferisce di diversi colpi di arma da fuoco uditi a Stepanakert, la capitale dei separatisti intorno alle 12:15 ora locale. Una decina le vittime tra i civili, in migliaia sarebbero già in fuga dalla regione nel sud del Caucaso, che ne conta circa 150mila in totale, ma il governo armeno della Repubblica di Artsakh smentisce di aver organizzato l'evacuazione.

Il primo ministro armeno Nikol Pashinian ha affermato che l'accordo di tregua nella regione è complessivamente rispettato. E aggiunge nel discorso in tv "possiamo accogliere 40mila famiglie".

 

Nagorno-Karabakh, una foto del tavolo dei negoziati tra armeni e azerbaijani afp forum
Nagorno-Karabakh, una foto del tavolo dei negoziati tra armeni e azerbaijani

Secondo le autorità armene l'Azerbaigian ha violato l'accordo, rientrando nel pieno controllo della regione. Baku rigetta le accuse affermando che le notizie di violazione da parte dell'Azerbaigian del cessate il fuoco "sono completamente false".

Una delle opzioni dei negoziati, di cui è previsto a breve un secondo round, sarebbe l'estensione del mandato dell'attuale missione Ue in Armenia all'interno del territorio del Nagorno Karabakh. Yerevan dunque starebbe chiedendo ai partner europei di fare pressione su Baku perchè accetti l'ingresso degli osservatori Ue nella regione come "garanzia di sicurezza contro la violazione dei diritti nei confronti delle popolazioni armene rimaste nella regione".

Tuttavia ''ci sono tutti i presupposti per concludere un trattato di pace sul Karabakh'', ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando di ''condizioni sostenibili per un cessate il fuoco duraturo" e anche ''per il ritorno degli sfollati nei loro luoghi di residenza". I soldati russi dispiegati nell'area, circa 2000, hanno "portato in sicurezza dalle aree più pericolose" circa 5.000 armeni del Karabakh. 

Nagorno-Karabach Wikipedia
Nagorno-Karabach

Almeno 200 persone sono morte nei bombardamenti dell'Azerbaigian in poco più di un giorno e oltre 400 sono rimaste ferite, dice l'agenzia di stampa statale armena Armenpress. La morte di dieci civili, tra cui cinque bambini, è stata confermata, mentre gli altri deceduti sarebbero tutti soldati. 

Parlando davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, l'ambasciatore armeno Andranik Hovhannisyan ha messo in guardia  la comunità internazionale sottolineando che l'Azerbaigian in queste ore sta attuando una "pulizia etnica" e commettendo un "crimine contro l'umanità" nel momento in cui, qualche giorno fa dopo almeno 200 vittime, anche civili, ha ripreso il controllo della regione separatista del Nagorno-Karabakh. 

 

Nagorno, i rottami per strada e auto danneggiate a Stepanakert nel primo giorno della rinnovata offensiva dell'Azerbaigian nella regione. NAGORNO-KARABAKH FOREIGN MINISTRY / AFP
Nagorno, i rottami per strada e auto danneggiate a Stepanakert nel primo giorno della rinnovata offensiva dell'Azerbaigian nella regione.

Intanto ci sarebbero i primi arresti dei responsabili degli agguati ai peacemeakers russi. Ria Novosti riferisce di una fonte delle forze dell'ordine russe, aggiungendo che il comandante del corpo delle forze armate azere, i cui subordinati sono colpevoli della morte del personale militare russo, è stato rimosso dalle sue funzioni. Ieri, vicino al villaggio di Dzhanyatag nel Nagorno-Karabakh, un'auto con a bordo le forze di pace russe è stata presa di mira in una sparatoria che ha ucciso i militari.

Il presidente azero lham Aliev ha chiamato Vladimir Putin per scusarsi per la morte delle forze di pace russe. Si è anche offerto di fornire assistenza finanziaria alle famiglie delle vittime. Aliev ha sottolineato che l'incidente è già oggetto di un'indagine.

Aliev ha definito comunque "giustificata" l'operazione che ha definito “antiterroristica” e ha assicurato che Baku "è interessata ad andare avanti con il reinserimento e studierà la possibilità di un'amnistia per coloro che depongono le armi",  esprimendo interesse a "continuare una più ampia normalizzazione con l'Armenia", pur confermando il "rifiuto della mediazione internazionale". 

La Casa Bianca si è detta preoccupata per il degradarsi della situazione umanitaria nell'area. L'Unione Europea potrebbe sanzionare Baku per violazione dei diritti umani. La questione è stata dibattuta anche a Palazzo di vetro a New York .“Ho incontrato ieri i ministri degli esteri dell'Azerbaijan e dell'Armenia e ho proposto loro una mediazione italiana con un incontro a Roma. Il modello può essere quello dell'Alto Adige”, ha detto a margine dell'assemblea generale dell'Onu a New York, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani.

SON mistretta Nagorno rainews
SON mistretta Nagorno