In assenza di notizie ufficiali sulla salute della principessa del Galles Kate Middleton, i tabloid inglesi formulano ipotesi sulla malattia che l'ha colpita e costretta a un intervento, programmato, ma di una certa gravità visto il lungo ricovero - due settimane - e la lunga convalescenza a casa che seguirà, annunciata da Kensington Palace.
Tutto ciò che si sa è che non si tratta di cancro. Tra le patologie indicate come possibili, la diverticolite acuta, un'infiammazione del diverticolo con una piccola o più grande perforazione che nei casi più gravi può diffondersi e portare anche a una peritonite diffusa, ha spiegato Maurizio Vecchi, professore ordinario di Gastroenterologia all'università Statale di Milano.
La corrispondente reale della Cbs Amanda Foreman ha invece avanzato l'ipotesi di una isterectomia, forse legata ai postumi delle gravidanze, mentre il Daily Mail scrive di un'appendicite o calcoli biliari.
Certo è che fino almeno a dopo le festività pasquali, non ci saranno impegni pubblici per Kate, che si è scusata in anticipo con i sudditi: non sarà ai Bafta di febbraio, i più importanti premi per il cinema inglesi, né alla Cerimonia per il Commonwealth di marzo. Probabilmente non la vedremo neanche alla tradizionale riunione per la messa di Pasqua.
Getty Non ci sarà neanche il principe William, che ha scelto di sospendere gli impegni per stare accanto alla moglie e ai figli. Una decisione che ha fatto storcere il naso a chi vorrebbe l'erede al trono più presente sulle questioni che riguardano il regno, ma che ha fatto impennare il suo indice di gradimento, soprattutto dopo la diffusione della fotografia che lo ha immortalato mentre, da solo, alla guida della sua auto, va in ospedale a trovare la moglie.
Max Mumby/Indigo/Getty Images Kate ha ricevuto anche la visita della regina Camilla, in attesa del ricovero del marito: re Carlo III affronterà dopo il weekend un intervento alla prostata, annunciato a poche ore di distanza dalla notizia del ricovero della nuora.
Il sovrano si è spostato dalla residenza privata di Birkhall in Scozia a quella reale di Sandringham, nella contea inglese di Norfolk. Nei giorni scorsi si era dato per scontato che l'intervento di re Carlo sarebbe stato a Londra, ma Buckingham Palace si è rifiutato di precisare se sarà nella capitale britannica o in Scozia.
Il doppio annuncio dei problemi di salute del re e della principessa del Galles hanno puntato i riflettori sulla vita privata della famiglia reale del Regno Unito e aprono questioni delicate inerenti al loro ruolo nella monarchia.
Le scarne dichiarazioni rilasciate ai media hanno dominato le prime pagine dei giornali perché considerate “insolite”, anche se per alcuni esperti di fatti reali sono un segno di come la “Ditta" e l'istituzione che rappresenta si stiano adattando "ai tempi e alle comunicazioni moderne", dopo secoli di silenzio sulle questioni sanitarie.
Quando i monarchi avevano un potere reale, le notizie sulla malattia venivano nascoste per paura che potessero indebolire la loro autorità. Al pubblico britannico non fu detto che il nonno di Carlo, re Giorgio VI, aveva un cancro ai polmoni prima della sua morte nel febbraio 1952 all'età di 56 anni, e, secondo alcuni storici, neanche il sovrano era a conoscenza di essere terminale. L'annuncio pubblico della morte non riferiva dettagli di salute, ma diceva solo che il re era "morto pacificamente nel sonno".
Anche alla morte del padre di quest'ultimo, Giorgio V, che soffriva di malattie cardiache e polmonari, non fu resa nota subito la causa del decesso. Neanche, nel caso della regina Elisabetta II, sono stati diramati dettagli sul suo stato di salute. Nei mesi precedenti alla sua scomparsa si era parlato solo di “problemi di mobilità”. La causa della sua morte nel settembre 2022, all'età di 96 anni, era indicata sul certificato come "vecchiaia".
Carlo III ha deciso di rendere nota la patologia per contribuire ad aumentare la consapevolezza sulla salute della prostata e incoraggiare altri uomini a farsi controllare. "Penso che simboleggi il tipo di re che è Carlo: aperto e schietto", ha detto Ed Owens, storico e autore reale.
Prostate Cancer UK, un ente di beneficenza che sensibilizza sull'importanza della prevenzione ha dichiarato che ha notato un aumento dell''interesse per le sue attività.
Getty Chi “sostituisce” il Re?
In caso di assenza del Re per viaggi all'estero o malattie, lo sostituiscono i “Consiglieri di Stato”. Non tutti però: sono tagliati fuori il principe Harry, secondogenito di Carlo III, e il principe Andrea, primo fratello maschio del re, ancora membri dell'organismo, ma non più operativi.
L'operazione cui si sottoporrà Carlo III non viene considerata a rischio dal punto di vista medico e - stando a quanto riferito da Buckingham Palace - non richiederà in realtà il ricorso a forme di supplenza formale temporanea da parte del Consiglio di Stato, di cui fanno parte la regina consorte Camilla e i quattro principi di sangue reale sopra i 21 anni più in alto nella linea di successione al trono, che siano anche membri attivi della Corona. Escludendo Harry, Andrea e Beatrice, restano l'erede al trono William, e gli altri due fratelli del re, Anna ed Edoardo, cooptati per volere di Carlo III nei mesi scorsi con un atto ad hoc.
Ap Le notizie sulla salute dei reali hanno riportato l'attenzione dei media su Harry. Il principe le avrebbe apprese dai giornali, segno di una frattura ancora profonda all'interno della famiglia. Harry, che intanto ha ritirato la sua causa per diffamazione contro l'editore del tabloid Daily Mail, è stato onorato come leggenda vivente dei cieli durante una cerimonia ospitata dall'attore e ambasciatore dell'aviazione John Travolta. La motivazione? Ha prestato servizio militare per 10 anni, arrivando al grado di Capitano, e in seguito ha fondato gli Invictus Games, un evento sportivo per il personale militare ferito e i veterani.