L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e altri otto imputati accusati di aver cercato di interferire illegalmente nelle elezioni del 2020 in Georgia hanno presentato una richiesta formale di appello contro la sentenza di un giudice che ha permesso al procuratore distrettuale della contea di Fulton in Georgia, Fani Willis, di rimanere sul caso.
Trump e altri imputati avevano cercato di allontanare Willis e il suo ufficio dal caso, sostenendo che la sua relazione sentimentale con il procuratore speciale Nathan Wade (che indagava proprio sul Tycoon) creava un conflitto di interessi. All'inizio del mese il giudice della Corte Superiore Scott McAfee ha ritenuto che non ci fosse un conflitto di interessi tale da costringere la Willis a lasciare il caso, ma ha detto che l'accusa era "gravata da un'apparenza di scorrettezza".
McAfee ha stabilito che Willis avrebbe potuto continuare l'accusa se Wade avesse lasciato il caso, e il procuratore speciale si è dimesso poche ore dopo. Gli avvocati di Trump e degli altri imputati hanno quindi chiesto a McAfee di permettere loro di appellarsi alla Corte d'Appello della Georgia, che ha accolto la richiesta.
La Corte d'Appello ha 45 giorni per decidere se esaminare il ricorso. Qualora lo prendesse in considerazione, Trump avrebbe la possibilità di chiedere una sospensione del processo – non ancora fissato – in attesa della decisione. Una eventualità che gli consentirebbe di guadagnate tempo e di far slittare l'inizio del dibattimento. McAfee ha dichiarato che nel frattempo intende continuare a portare avanti il caso e a tal fine giovedì ha tenuto un'udienza per le mozioni.