Africa "francese"

Golpe in Gabon, il generale Nguema giurerà lunedì, l'opposizione: "concludere spoglio dei voti"

Dopo il Niger anche il Gabon "caccia" la Francia dal Paese, ex colonia francese, governato dai Bongo dal 1967. La giunta golpista ha annullato le elezioni, perchè ritenute poco trasparenti. Borrell: Ue respinge qualsiasi presa di potere con la forza
Golpe in Gabon, il generale Nguema giurerà lunedì, l'opposizione: "concludere spoglio dei voti"
Ansa
Gabon, folla esulta dopo il colpo di Stato che ha deposto il presidente eletto Ali Bongo

Dopo il Niger, il Gabon. Il colpo di stato è stato annunciato dopo che la Commissione elettorale del Paese aveva dato notizia della rielezione di Ali Bongo, al suo terzo mandato. La notte di mercoledì l'esercito del Paese centroafricano ha cancellato i risultati delle elezioni di sabato scorso e sciolto le istituzioni statali, sostenendo in un video trasmesso in diretta da Gabon24 di aver preso il potere. Chiusi i confini fino a nuovo avviso. Verso le 5 del mattino nella capitale Libreville si sono sentiti colpi di arma da fuoco, poi cittadini in festa si sono riversati per le strade. 

Gli ufficiali hanno affermato che le elezioni generali, che avevano decretato di nuovo la vittoria del presidente uscente Ali Bongo Ondimba, 64 anni, a capo del paese da 14 anni, "non erano credibili" e i risultati sono stati annullati. La coalizione dell'opposizione, guidata da Albert Ondo Ossa, chiede di proseguire con lo spoglio dei voti.

Ex colonia francese, governato dai Bongo dal 1967, il Gabon è un Paese produttore di petrolio. Tra le sue ricchezze anche il manganese, estratto dal gruppo parigino Eramet. Nel corso degli anni, la Francia ha sostenuto politicamente sia Omar Bongo che il figlio Ali. 

L'Unione africana sospende il Gabon con effetto immediato

Il consiglio di pace e sicurezza dell'Unione africana ha annunciato di aver "sospeso immediatamente" il Gabon in seguito al colpo di stato militare. L'organismo ha affermato su X che "condanna fermamente la presa del potere militare nella Repubblica del Gabon, che ha deposto il presidente Ali Bongo il 30 agosto 2023, e decide di sospendere immediatamente la partecipazione del Gabon a tutte le attività dell'Ua, dei suoi organi e istituzioni". 
 

Putsch in Gabon, l'Unione Africana si riunisce nel pomeriggio

Il Consiglio di pace e sicurezza dell'Unione africana (Ua) si riunirà oggi per "esaminare la situazione in Gabon". Lo scrive stessa organizzazione sul proprio account X. 

La coalizione dell'opposizione chiede di "completare lo spoglio dei voti" dicendo di aver vinto le elezioni

"La coalizione dell'opposizione in Gabon invita i golpisti a proseguire il processo elettorale e a completare lo spoglio dei voti": lo scrive su X Al Arabiya riferendosi implicitamente alla piattaforma "Alternanza 2023" che sabato aveva annunciato la vittoria del proprio esponente di punta, Albert Ondo Ossa, ma dopo il putsch di ieri era rimasta silenziosa rimandando a una conferenza stampa per oggi pomeriggio. Nessuno dei suoi leader ha chiesto pubblicamente ai militari di riconoscere la vittoria di Ondo Ossa e di consegnargli le redini del paese.  

Oligui Giura lunedì come presidente di transizione. La giunta: "Rispetteremo gli impegni"

Il generale Brice Oligui Nguema presterà giuramento lunedì come "presidente della transizione" in Gabon. Lo ha annunciato l'esercito, sottolineando che il paese "rispetterà tutti i suoi impegni interni ed esterni" dopo il colpo di Stato. I golpisti hanno quindi promesso "l'instaurazione graduale delle istituzioni della transizione".  

Chi è Oligui Nguema, ex aiutante di campo che ha rovesciato Bongo, con proprietà negli Usa

Già "aiutante di campo" dell'ex presidente Omar Bongo, poi nominato dal figlio ali capo d'intelligence della Garde républicaine, un corpo militare di elite: questo il curriculum essenziale del generale Brice Oligui Nguema, alla guida della giunta che ha preso il potere in Gabon. Dopo il golpe di ieri, l'ufficiale è stato portato in trionfo dalle truppe nella capitale Libreville

Il generale era stato molto vicino a Omar Bongo tra il 2004 e il 2009, l'anno della morte del presidente e dell'ascesa al potere del figlio. Secondo una ricostruzione dell'emittente radio France International, in quella fase di transizione Nguema era stato accusato di aver appoggiato un fallito tentativo di golpe contro Ali. Nel corso del processo, però, non era emersa alcuna responsabilità specifica. Nel 2020 il generale era stato invece toccato da un'inchiesta condotta dal gruppo Organized Crime and Corruption Reporting Project: stando all'indagine, l'ufficiale avrebbe diverse proprietà negli Stati Uniti, per un valore totale di un milione di dollari. Nel 2018, sempre secondo l'inchiesta, avrebbe pagato 447mila dollari in contanti per acquistare una proprietà nella città di Silver Spring, nel Maryland. A chi gli aveva chiesto l'origine di quei fondi, il generale aveva risposto: "Credo che anche in Francia o negli Stati Uniti la vita personale sia vita personale e dovrebbe essere rispettata". 

Borrell: "Condividiamo preoccupazioni su voto ma ci sia dialogo"

"L"Ue respinge qualsiasi presa di potere con la forza in Gabon e invita tutte le parti coinvolte a dar prova di moderazione". Lo dichiara l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. "L'Ue condivide le gravi preoccupazioni per il modo in cui è stato organizzato e condotto il processo elettorale che ha preceduto il colpo di stato militare. Ma un dialogo inclusivo e sostanziale che garantisca il rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani, e non la forza, è il modo per assicurare che la volontà espressa dal popolo gabonese sia rispettata", aggiunge.  

Josep Borrell EPA/Angeles Visdomine via Ansa
Josep Borrell

Tajani: in Africa Ue lavori a diplomazia, no a uso armi

"In Niger a in Gabon c'è una situazione di instabilità con una serie di golpe militari con un effetto domino. Chiediamo sempre una soluzione diplomatica in cui l'Europa sia presente ma mai dia l'idea di essere una nuova colonizzatrice. Abbiamo apprezzato le proposte di mediazione algerina. Un intervento militare creerebbe nuove complicazioni e aumenterebbe i flussi migratori. Sulle sanzioni in niger valuteremo ma serve una soluzione diplomatica che non appaia una scelta anti africana, serve sempre grande prudenza". Lo afferma il ministro degli esteri, Antonio Tajani, arrivando alla riunione informale dei ministri degli esteri Ue. 

Usa: preservare il governo civile

Gli Stati Uniti hanno esortato l'esercito del Gabon a preservare il Governo, esprimendo preoccupazione per la rimozione del Presidente in carica Ali Bongo Ondimba a seguito di uno scrutinio contestato. "Esortiamo i funzionari a rilasciare i membri del Governo e le loro famiglie, a garantire la loro sicurezza e a preservare il Governo civile", ha detto in una nota il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller.

Gb condanna colpo di stato, "incostituzionale"

La Gran Bretagna ha condannato il colpo di stato militare "incostituzionale" in Gabon, pur riconoscendo le preoccupazioni per le recenti elezioni. "Il Regno Unito condanna l'incostituzionale presa del potere militare in Gabon e chiede il ripristino del governo costituzionale. Riconosciamo le preoccupazioni sollevate riguardo al recente processo elettorale, comprese le restrizioni alla libertà dei media", ha affermato il ministero degli Esteri britannico in una nota.

Le immagini dal Gabon, dopo il golpe i militari eleggono il generale Nguema presidente

Dopo il Niger, il Gabon: un altro Stato della galassia francofona cade sotto il controllo di quei militari che avrebbero dovuto vegliare sulla sicurezza dei propri presidenti. Il capo dei putschisti, il generale Brice Oliqui Nguema, è stato nominato "presidente della transizione". A poche ore dalle contestate elezioni che avevano consegnato ad Ali Bongo Ondimba il terzo mandato da capo dello Stato con il 64,27 per cento dei voti contro il suo principale rivale Albert Ondo Ossa, che ha ottenuto solo il 30,77% delle preferenze, la guardia pretoriana ha annunciato in tv l'annullamento del voto, lo scioglimento di "tutte le istituzioni della Repubblica" e la "chiusura delle frontiere fino a nuovo ordine", con il presidente ai domiciliari. Il coprifuoco sarà mantenuto "fino a nuovo avviso".

Berlino su golpe: "Anche se ci sono critiche sulla trasparenza delle elezioni, non spetta ai militari intervenire con la forza"

"Anche se ci sono critiche legittime sulla trasparenza e la legalità delle recenti elezioni, non spetta ai militari usare la forza per intervenire nel processo politico. I gabonesi devono poter decidere liberamente e con autodeterminazione riguardo al proprio futuro". Lo afferma in una nota un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. "Seguiamo con preoccupazione gli eventi in Gabon e monitoriamo lo sviluppo della situazione in stretto coordinamento con i nostri partner. La squadra di crisi del governo federale si è riunita oggi presso il ministero degli Esteri. I cittadini tedeschi sono invitati a seguire le istruzioni di viaggio e di sicurezza del ministero degli Esteri e in particolare a registrarsi nella lista di preparazione alle crisi 'Elefand'", si legge ancora nella nota.

Il generale golpista Nguema è stato nominato presidente ad interim dai militari

Il generale Brice Clotaire Oligui Nguema e' stato nominato presidente ad interim del Gabon dai militari che hanno attuato il colpo di stato deponendo il presidente legittimo Ali Bongo, subito dopo la sua riconferma con la vittoria elettorale. La nomina di Nguema e' stata resa nota con un comunicato letto sulla tv del Paese africano Gabon 24. "Il generale Oligui Nguema Brice e' stato designato alla unanimita' presidente del Comitato per la transizione e la restaurazione delle istituzioni e presidente della transizione", ha dichiarato un ufficiale alla presenza di numerosi ufficiali superiori e di generali che rappresentano - secondo il comunicato - tutti i corpi dell'armata gabonese. La durata della transizione non e' stata specificata. Il coprifuoco proclamato e' stato per ora mantenuto "fino a nuovo ordine". I militari golpisti hanno intanto ripristinato, dopo una sospensione, le trasmissioni dei media francesi.

Guterres invita a "dialogo e cooperazione". Ferma condanna del golpe

Il Segretario generale delle Nazioni  Unite Antonio Guterres ha invitato tutti i soggetti coinvolti nel tentativo di colpo di stato in Gabon a esercitare ''moderazione, impegnarsi nei colloqui, garantire lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani''. Lo ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite esprimendo la ''ferma condanna'' di Guterres per l'intervento della leadership militare. Guterres ha quindi chiesto all'esercito e alle forze di sicurezza del Gabon di garantire la sicurezza e ''l'integrità fisica'' del presidente Ali Bongo e della sua famiglia.

Le Pen sollecita ministro Esteri francese sulla "dottrina della Francia nelle relazioni con il Gabon"

Marine Le Pen sollecita il ministro degli Esteri Catherine Colonna chiarimenti sulla "dottrina della  Francia nelle relazioni con il Gabon" e sulla "coerenza della vostra politica africana" dopo i "fatti gravi post-elettorali che si registrano in Gabon nella più totale confusione". "Di fronte all'incompetenza che caratterizza la vostra politica africana, può precisare qual è la dottrina della Francia sulle relazioni con questo Paese storicamente amico?", chiede su X la presidente di Rassemblement National all'Assemblée National rivolgendosi direttamente "a Mme le  Ministre Colonna".       

"Quali misure concrete e urgenti state adottando per la protezione dei nostri connazionali? - incalza - La Francia riconosce la validità di queste elezioni? Può dire che non esiste alcun accordo che impegna il nostro Paese a intervenire a sostegno del governo del Gabon?". Secondo Le Pen, "è un imperativo riorientare la politica africana della Francia verso una cooperazione rispettosa dei popoli e delle sovranità nell'interesse dei nostri continenti".

Gabon: per Rabat "importante preservare la stabilità"

Il Marocco "segue da vicino l'evoluzione della situazione nella Repubblica del Gabon" dopo il colpo di stato, segnala in un breve comunicato il ministero degli Affari Esteri marocchino. La nota sottolinea "l'importanza di preservare la stabilità di questo Paese fratello e la tranquillità della sua popolazione".
"Il Marocco confida nella saggezza della nazione gabonese, nelle sue forze vitali e nelle sue istituzioni nazionali, per avanzare verso una prospettiva che gli permetta di agire nel miglior interesse del Paese, per salvaguardare i risultati raggiunti e per soddisfare le aspirazioni del fratello gabonese", conclude la nota.
Fra i due Paesi intercorrono relazioni strette e privilegiate,  grazie ai legami di amicizia tra il re Mohammed VI e il presidente Ali Bongo Ondimba, amici fin dall'infanzia.
 

 

Ecowas preoccupata per il golpe: "Contagio autocratico"

L'Ecowas ha condannato il golpe in Gabon esprimendo ''profonda preoccupazione per la stabilità sociopolitica  del Paese'' e per il ''contagio autocratico che sembra diffondersi in diverse regioni del nostro amato continente''. Così il presidente della Nigeria Bola Ahmed Tinubu, attuale leader di Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale.

Africa e mediterraneo. Crosetto a Toledo: "Ue deve diventare protagonista su politica comune e sicurezza"

"C'è preoccupazione perché ogni volta che si destabilizza un paese africano, penso al Sahel, al Niger, al Gabon, aumenta l'insicurezza per l'Europa, con il rischio di insediamenti di terroristi, criminali e trafficanti di esseri umani e di armi", lo ha detto il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, intervenendo alla riunione informale dei Ministri della Difesa dell'Unione Europea che si è tenuta oggi a Toledo e che è stata dedicata ai principali temi dello scenario internazionale, tra i quali anche Africa, Mediterraneo allargato, Libano. 

"L'Unione Europea deve diventare un protagonista politico per affrontare molti dei problemi che adesso non sembrano toccare i cittadini europei, ma che in breve tempo possono diventare decisivi. Quanto sta accadendo in Africa impone un impegno e un approccio diverso. Sempre più urgente si rivela la necessità di costruire una politica comune che favorisca una vera crescita economica, che costruisca percorsi democratici e le migliori condizioni affinché i popoli africani non debbano più scappare dalla povertà, dalle fame, dalle guerre". "Su questi grandi obiettivi internazionali", ha ribadito il ministro nella nota, "come Europa dobbiamo imparare a muoverci tutti insieme. Occorrerà del tempo, ma un passo alla volta tutti questi obiettivi si possono raggiungere". 

Casa Bianca, seguiamo da vicino la situazione

La Casa Bianca ha fatto sapere di seguire da vicino la situazione in Gabon dopo che un gruppo di soldati e poliziotti ha annunciato lo scioglimento delle istituzioni e l'annullamento delle elezioni dopo la vittoria del presidente Ali Bongo, posto agli arresti domiciliari. 

Capo della Guardia repubblicana a Le Monde: Bongo "messo in pensione"

Il presidente del Gabon, Ali Bongo, appena rieletto per il terzo mandato, "è stato messo in pensione". Lo ha affermato in un'intervista a Le Monde il capo della Guardia repubblicana, il generale Brice Oligui Nguema, che ha guidato il gruppo di militari responsabili del colpo di Stato. Questi hanno dichiarato sciolte le istituzioni del paese e annullato le elezioni che hanno confermato Bongo per il terzo mandato presidenziale. Bongo, attualmente agli arresti domiciliari, "è in pensione, gode di tutti i suoi diritti. È un gabonese normale, come tutti gli altri", ha dichiarato il generale. "Non aveva il diritto di restare in carica per un terzo mandato, la Costituzione è stata violata, il metodo elettorale in sè non era buono. Allora l'esercito ha deciso di voltare pagina, di assumersi le proprie responsabilità", ha spiegato.  

Ankara: "Ci auguriamo che torni la stabilità e la pace"

"Seguiamo da vicino e con attenzione gli sviluppi in Gabon. Auspichiamo che nel paese siano ripristinate la pace e la stabilità". Lo afferma il ministero degli esteri della Turchia in un comunicato. 

L'Unione africana condanna il tentativo di colpo di Stato

Il presidente della commissione dell'Unione africana "condanna fermamente il tentativo di colpo di Stato" in Gabon, denunciando "una flagrante violazione" dei principi dell'organizzazione. In un comunicato, Moussa Faki Mahamat "invita l'esercito nazionale e le forze di sicurezza a rispettare rigorosamente la loro vocazione repubblicana, per garantire l'integrità fisica del presidente della Repubblica (Ali Bongo Ondimba), dei membri della sua famiglia, nonchè di quelli del suo governo".  

L'Ambasciatore italiano a Libreville Gabriele di Muzio a Rainews24: "Destituendo il presidente l'esercito ha evitato il peggio"

A Rainews24 è intervenuto l'Ambasciatore italiano a Libreville, in Gabon Gabriele di Muzio.

“Abbiamo cominciato a sentire degli spari verso le 5 di questa mattina e poi abbiamo visto e sentito il messaggio dell'esercito che annunciava il colpe di Stato e abbiamo rilevato che Internet era stato ripristinato dopo che era stato bloccato durante il voto per le ultime presidenziali”, ha detto Di Muzio. “Da quel che sappiamo non ci sono state vittime e gli oltre 150 italiani sono al sicuro, non c'è pericolo, anche se l'atmosfera è tesa ed è quindi prudente restare a casa". 

Secondo l'ambasciatore italiano la popolazione, circa 2 milioni di abitanti, ha accolto la deposizione di Ali Bongo con favore anche perchè ha avvertito un rischio brogli concreto durante le ultime elezioni anche a causa del blocco di internet. La famiglia Bongo - sottolinea Di Muzio - è al governo del Paese dal 1973 e “la popolazione è stanca di questi lunghi anni di potere”. Quindi destituendo il presidente Bongo “L'esercito ha certamente voluto evitare il peggio, ovvero una guerra civile sanguinosa, che sarebbe seguita alle elezioni”.

Sui social il video appello alla comunità internazionale del presidente Bongo dai domiciliari: "Fatevi sentire, vi imploro"

“Sono il presidente del Gabon Ali Bongo, sono nella mia residenza, non so dove siano mia moglie e mio figlio, io sono qui e non so cosa stia succedendo fuori". “Invio questo messaggio a tutti i nostri amici, gli amici del Gabon". Seduto su una sedia in una stanza con una libreria alle spalle, il presidente eletto è apparso per la prima volta dopo il golpe, visibilmente preoccupato, lanciando un appello alla comunità internazionale: “fatevi sentire, fate rumore, vi imploro”. E' il toccante video-messaggio in inglese del presidente Bongo deposto con il colpo di stato della scorsa notte nel paese nell'Africa centrale, dall'esercito golpista che alla tv di Stato ha annunciato “la fine del suo regime”.

 

Gabonesi in festa nella città di Akanda

Golpe in Gabon Reuters
Golpe in Gabon

Commonwealth e Gran Bretagna condannano il golpe

Il governo di Londra e il Commonwealth - organizzazione che raccoglie diverse decine di ex colonie britanniche, fra cui vari Stati africani - hanno condannato oggi il golpe militare in corso nel Gabon contro il presidente Ali Bongo. Una nota diffusa dal segretariato generale del Commonwealth denuncia in particolare quanto accaduto come "profondamente preoccupante".

La Francia condanna il colpo di stato. La premier Borne: "voto sia rispettato"

La Francia "condanna il colpo distato militare in corso" in Gabon, e raccomanda ai suoi connazionali nel paese africano a "non uscire di casa".  Parigi segue la situazione in Gabon "con la massima attenzione". A dichiararlo è stata la premier Elisabeth Borne, in un discorso con cui si è rivolta agli ambasciatori francesi riuniti a Parigi e auspicando che il risultato dell'elezione, quando sarà annunciato, possa essere rispettato". 

Come per il Niger, la Francia ha avuto un peso importante nell'economia del paese africano. Ed è di stamane la notizia, diffusa dalla testata Lsi Africa, che la multinazionale parigina Eramet, presente in Gabon dal 1953 in particolare per l'estrazione di manganese, ha sospeso le proprie attività.

Il leader dei radicali di sinistra de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver "compromesso la Francia" con il suo appoggio a Bongo, al potere dal 2009 dopo la morte del padre Omar Bongo, che ha governato il Gabon per ben quarantadue anni. Soltanto un mese fa, in Niger, i militari hanno perpetrato un colpo di Stato. E anche la Guinea, il Burkina Faso e il Mali sono guidati da giunte golpiste.

Popolazione in festa dopo la deposizione del presidente eletto Bongo

Golpe in Gabon Ansa
Golpe in Gabon

La Cina chiede a "tutte le parti" in causa di garantire la sicurezza del presidente Ali Bongo

La Cina ha chiesto a "tutte le parti" in causa in Gabon di garantire la sicurezza del presidente Ali Bongo, apparso in pubblico l'ultima volta sabato scorso, dopo che un gruppo di ufficiali militari ha affermato di aver preso il potere per porre "fine all'attuale regime". Il portavoce del ministero degli Affari esteri di Pechinno, Wang Wenbin: "La Cina segue da vicino gli ultimi sviluppi in Gabon, invitiamo tutte le parti in Gabon di agire secondo gli interessi fondamentali del Paese e della gente, di risolvere le differenze attraverso il dialogo e ripristinare l'ordine normale il prima possibile e di garantire la sicurezza personale del presidente Bongo, al fine di sostenere la pace e la stabilità nazionali". 

Arrestati per alto tradimento il figlio e i consiglieri del presidente deposto

Uno dei figli del presidente rieletto del Gabon Ali Bongo e diverse personalità vicine al deposto capo dello Stato sono stati arrestati per alto tradimento. Lo ha reso noto in un messaggio alla televisione di Stato il colonnello dell'esercito che già nella notte aveva letto il comunicato dei militari golpisti che annunciava la "fine del regime". Tra le persone fermate, Noureddin Bongo Valentin, figlio e consigliere del presidente deposto, Ian Ghislain Ngoulou, capo di gabinetto di Ali Bongo, Mohamed Ali Saliou, suo vice, Abdul Hosseini, consigliere presidenziale, Jessye Ella Ekogha, consigliere speciale e portavoce della presidenza. Stessa sorte è stata riservata al leader e al numero due del Partito democratico del Gabon del presidente deposto. L'accusa - ha annunciato il militare golpista - è "di alto tradimento delle istituzioni dello stato, appropriazione indebita massiccia di fondi pubblici, falsi in atti pubblici, falsificazione della firma del presidente della Repubblica, corruzione, traffico di stupefacenti".

Il Capo della Guardia Repubblicana portato in trionfo dalla folla

Il generale Brice Oligui Nguema, capo della Guardia Repubblicana del Gabon (Gr), la guardia pretoriana del deposto presidente Ali Bongo Ondimba, è stato portato in trionfo da centinaia di soldati poche ore dopo un colpo di Stato, al grido di "Oligui presidente", nelle immagini trasmesse dalla televisione di Stato. Il video è stato trasmesso in loop alla fine di una dichiarazione letta da un colonnello circondato da ufficiali delGr, l'unità più potente dell'esercito gabonese, che annunciava che Bongo era "agli arresti domiciliari" poche ore dopo aver annunciato la sua rielezione dopo 14 anni di potere. 

Folla in festa a Libreville e nella capitale economica Port-Gentil

Migliaia di persone si sono riversate in strada in Gabon, in particolare nella capitale Libreville e nella capitale economica del Gabon Port-Gentil, per festeggiare il golpe militare con il quale è stata annunciata la destituzione del presidente Ali Bongo Ondimba, succeduto al padre al potere 14 anni fa.    

Video di manifestanti in strada che intonano cori e slogan, sventolando bandiere con il tricolore nazionale blu, giallo e verde, sono stati diffusi sui social media.    

I cittadini hanno intonato l'inno nazionale e hanno detto ''grazie esercito, aspettavamo questo momento da molto tempo''. La Bbc Afrique riferisce che i militari hanno ora chiesto alla folla di rientrare nelle proprie case e di allontanarsi da zone strategiche. 

Golpe in Gabon AFP
Golpe in Gabon

Tajani: "Gli oltre 150 italiani presenti nel paese sono al sicuro"

“Oggi e domani parleremo della situazione in Gabon e in generlae di quella africana, in occasione della riunione dei ministri degli esteri dell'Unione Europea” 

L'annuncio dei golpisti sulla tv di Stato

Poche ore dopo la rielezione del presidente Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni, per il terzo mandato, un gruppo di militari ha annunciato l'annullamento delle elezioni e lo scioglimento di "tutte le istituzioni della Repubblica" del Paese dell'Africa centrale. Hanno anche disposto la chiusura delle frontiere del Paese che confina con il Congo, la Guinea equatoriale e il Camerun. La situazione è ancora confusa ma la Farnesina e l'Alto commissario Ue per la politica estera Josep Borrell hanno comunque invitato alla prudenza. 

Borrell da Toledo: 'Con golpe in Gabon aumenta instabilità, tutta la regione è in difficoltà"

"La situazione in Gabon è confusa. Se il golpe militare sarà confermato, ciò accrescerà l'instabilità nell'intera regione. Ne discuteremo", ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell questa mattina prima del Consiglio Ue informale dei ministri della difesa a Toledo.   "Tutta la regione è in una situazione veramente difficile. E oggi i ministri della Difesa e quelli degli Esteri domani discuteranno di come mettere in campo la nostra strategia. E' un dossier importante per l'Europa", ha aggiunto. 

In Niger "vedremo come potremo continuare ad appoggiare l'Ecowas. L'Idea è che ci siano soluzioni africane a problemi africani ma supportando tutto ciò che la comunità dei Paesi Ecowas decida. Discuteremo la possibilità di applicare sanzioni contro i golpisti in Niger". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell prima dell'inizio del Consiglio informale Ue deiministri della Difesa, a Toledo.

Ali Bongo Ondimba, presidente del Gabon gettyimages
Ali Bongo Ondimba, presidente del Gabon

I golpisti alla tv di Stato: il presidente Ali Bongo agli arresti domiciliari

Il presidente del Gabon Ali Bongo è stato messo agli arresti domiciliari. Lo hanno comunicato i militari golpisti alla tv di stato. Anche un figlio del presidente è stato arrestato, con l'accusa di "alto tradimento".  

Ali Bongo, proviene da una famiglia che governa il Paese dell'Africa centrale da oltre 50 anni. Prima di lui c'era il padre Omar Bongo. Entrambi hanno avuto rapporti di collaborazione politica con la Francia. 

"Il nostro bellissimo Paese, il Gabon, è sempre stato un'oasi di pace - hanno detto i militari in diretta tv - Oggi il Paese attraversa una grave crisi istituzionale, politica, economica e sociale. Siamo quindi costretti ad ammettere che l'organizzazione delle elezioni generali del 26 agosto 2023 non ha soddisfatto le condizioni per uno scrutinio trasparente, credibile e inclusivo tanto auspicato dal popolo gabonese. Il presidente deposto si troverebbe assieme "alla sua famiglia e ai suoi medici". 

Ali Bongo Ondimba è stato rieletto - per il suo terzo mandato - nelle elezioni di sabato con il 64,27% dei voti battendo in scrutinio unico il suo principale rivale Albert Ondo Ossa, che ha ottenuto solo il 30,77% delle preferenze, così come altri 12 candidati che hanno raccolto solo briciole, ha spiegato il presidente del Centro elettorale gabonese (Cge) Michel Stéphane Bonda. Il tasso di partecipazione al voto è stato del 56,65%. Poco dopo una decina di soldati gabonesi ha annunciato con un comunicato stampa letto sul canale televisivo statale Gabon 24 l'annullamento delle elezioni e lo scioglimento delle istituzioni motivandolo con l'aver constatato “un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos”.