La guerra in Ucraina

Sarebbero 300 i morti nel teatro di Mariupol, dice il sindaco

Ceceni filorussi e battaglione Azov si combattono ancora tra le macerie del centro storico. Migliaia di persone restano intrappolate nelle cantine. Aperta in città una sede di Russia Unita

Sarebbero 300 i morti nel teatro di Mariupol, dice il sindaco
AP Photo
La facciata del teatro di prosa dopo il bombardamento russo

"Alcuni testimoni hanno informazioni secondo le quali circa 300 persone sono morte nel teatro di prosa di Mariupol in seguito al bombardamento dell'aviazione russa" dello scorso 16 marzo. Lo scrive su Telegram il sindaco Vadym Boichenko. "Fino alla fine, non vogliamo credere a questo orrore. Fino alla fine vogliamo credere che tutti siano salvi, Ma le testimonianze di quelli che si trovano all'interno dell'edificio nel momento in cui c'è stato questo atto terroristico dicono il contrario", aggiunge. 

La città portuale sul Mare d'Azov è sotto assedio dai primi giorni di guerra ed è ormai pressoché ridotta in macerie. Migliaia di civili sono ancora intrappolati nelle cantine degli edifici, a corto di cibo, acqua, energia elettrica. “Sempre più morti per fame. Sempre più persone rimangono senza scorte di cibo”, affermano le autorità cittadine. Nella giornata di oggi è previsto un corridoio umanitario verso la città di Zaporizhia, controllata dal governo ucraino: nella maggior parte dei casi tuttavia, finora, i tentativi di evacuazione non sono andati a buon fine. 

I combattimenti vedono impiegati sui fronti opposti il battaglione Azov delle forze armate Ucraine, pervaso di ideologia di estrema destra, e la Guardia nazionale cecena: le une e le altre sono probabilmente le unità con maggiore preparazione militare e motivazione attive nel conflitto. Ieri il presidente della Repubblica russa di Cecenia Ramzan Kadyrov ha annunciato la presa del municipio di Mariupol, ma non ci sono conferme, mentre oggi sarebbe stata aperta una sede del partito Russia Unita: "Secondo i residenti di Mariupol che rimangono in città, il quartier generale distribuisce giornali di partito, fa campagna per la Russia ed emette carte dell'operatore mobile Phoenix, che opera nella Donetsk occupata dal 2014", fa sapere il consiglio comunale filo-Kiev.

Ieri la televisione di Stato russa ha mostrato per la prima volta le immagini della città distrutta, ma ha accusato le “forze nazionaliste ucraine” di aver “cercato di radere tutto al suolo” durante “la loro ritirata”. L'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov oggi ha affermato che a Mariupol sarebbero stati colpiti solo obiettivi militari e invitato a “sentire le due parti e non solo i messaggi propagandistici” ucraini.