La corsa all'Eliseo

Francia, l'ex presidente Sarkozy annuncia: "Voterò per Macron"

"Lui è l'unico nelle condizioni di agire. L'interesse della Francia deve essere la nostra unica guida" ha scritto in un post su Twitter. A favore dell'attuale presidente anche anche l'ex ministra Segolene Royal

Francia, l'ex presidente Sarkozy annuncia: "Voterò per Macron"
(GettyImages)
Nicolas Sarkozy

L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy voterà per Emmanuel Macron al secondo turno delle presidenziali francesi, che si terrà il 24 aprile e che vedrà un duello fra il presidente uscente e la candidata di estrema destra Marine Le Pen. Lo ha annunciato lo stesso Sarkozy in un post su Twitter. "Voterò per Emmanuel Macron perché credo che abbia l'esperienza necessaria davanti a una grave crisi internazionale più complessa che mai, perché il suo progetto economico mette la valorizzazione del lavoro al centro di tutte le priorità, perché il suo impegno europeo è chiaro e senza ambiguità", si legge nel post di Sarkozy.

"La fedeltà ai valori della destra repubblicana e alla nostra cultura di governo devono portarci a rispondere all'appello alla 'riunione' di Emmanuel Macron in vista delle elezioni presidenziali. Lui è, allo stato attuale delle cose, l'unico nelle condizioni di agire. L'interesse della Francia deve essere la nostra unica guida. Non ci si sbaglia mai scegliendo chiarezza e costanza", aggiunge Sarkozy. 

Una scelta che, effetto del doppio turno, accomuna forze politiche contrapposte: anche l'ex ministra socialista Segolene Royal ha dichiarato infatti che al ballottaggio voterà Macron. "Non abbiamo scelta" ha dichiarato in un'intervista a La Stampa. Con un rimpianto: "Avevo detto che bisognava fare sbarramento all'estrema destra già al primo turno. I candidati minori si sarebbero dovuti ritirare", nota l'ex ministra che al primo turno ha votato per Melenchon. "È stato lui a fare la migliore campagna, lo riconoscono anche a destra". L'attuale presidente francese però, sottolinea Royale, "deve meritare il suo voto. È partito nel 2017 su una politica né di destra, né di sinistra, ma alla fine è stata solo di destra" spiega, citando come esempi la repressione della rivolta dei gilet gialli e "la repressione sociale tentata con la riforma delle pensioni". L'elettorato di sinistra "si sente vittima di un raggiro e non è pronto ad andare a votare al ballottaggio per Macron. Lui li deve riconquistare".

Sulla stessa linea l'ex premier socialista francese Lionel Jospin che "scarterà Marine Le Pen e voterà per Emmanuel Macron", viene annunciato in un comunicato trasmesso alla France Presse.  Lo storico premier socialista, che governò in coabitazione con il presidente neogollista Jacques Chirac tra il 1997 e 2002, venne eliminato dal padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, al primo turno delle elezioni presidenziali del 2002.

Intanto Marine Le Pen accusata da un elettore di essere il "cavallo di Troia" di Putin, ha risposto sulla sua posizione nei confronti dell'Ucraina e sui suoi rapporto con il Cremlino: "Io non sono il cavallo di Troia di nessuno. Non sono favorevole alla revoca delle sanzioni. Mi sono solo posizionata sulle sanzioni relative all'energia, perché non voglio che i francesi ne subiscano le conseguenze. Mi sono posizionata perfettamente per l'integralità di tutte le altre sanzioni". Le precisazioni della leader del Rassemblement National sono giunte all'indomani dell'espulsione di sei agenti russi che operano in Francia. Secondo le autorità transalpini i sei si sarebbero resi responsabili di episodi di spionaggio "sotto copertura diplomatica". In un comunicato, il Quai d'Orsay ha spiegato che l'allontanamento fa seguito a "una lunghissima indagine" della Direzione generale della sicurezza interna (DGSI) che ha portato alla luce "un'operazione clandestina compiuta dai servizi di intelligence russi" sul suolo francese.

Le Pen si è detta poi "d'accordo" con la politica perseguita negli ultimi cinque anni dal presidente Macron per "evitare" che la Russia si leghi alla Cina. "La Russia non scomparirà e sarebbe molto negativo per l'Europa che la Russia si unisse definitivamente alla Cina. Quello che Emmanuel Macron ha cercato di evitare nei suoi cinque anni di mandato, e posso dire che sono stata d'accordo con lui", ha detto a France Inter la sfidante del presidente uscente.