A partire dallo scorso 16 settembre dopo la morte di Mahsa Amini

Iran, 481 manifestanti morti durante le proteste. Oltre 100 a rischio esecuzione

Lo ha comunicato l’Ong iraniana con sede a Oslo, Iran Human Rights, che tiene il conto dei numeri in assenza di dati ufficiali. Intanto l' Ue ha convocato l’ambasciatore dell’Iran presso le istituzioni comunitarie

Iran, 481 manifestanti morti durante le proteste. Oltre 100 a rischio esecuzione
AP
Proteste per la morte di Mahsa Amini a Teheran

Continua a crescere senza sosta il numero dei manifestanti uccisi in Iran durante le proteste iniziate lo scorso 16 settembre dopo la morte di Mahsa Amini: sono almeno 481, tra cui 64 minori e 35 donne.

Il numero è stato comunicato dall’Ong iraniana con sede a Oslo, Iran Human Rights, che tiene il conto dei numeri in assenza di dati ufficiali.

Secondo questa Ong l’aumento del bilancio delle vittime si riferisce a casi accertati di recente avvenuti nei primi due mesi di proteste, ed è quindi probabile che i dati reali siano molto più alti. Inoltre, sempre secondo l’Ong, almeno 109 manifestanti si trovano attualmente a rischio di essere giustiziati, condannati alla pena capitale o condannati al carcere. 

A tal proposito l’Unione Europea ha convocato l’ambasciatore dell’Iran presso le istituzioni comunitarie, Hosein Dehghani, per esprimere la sua condanna per le nuove esecuzioni di manifestanti. 

Nell’incontro avvenuto a Bruxelles, il Segretario Generale del Servizio Europeo per l’Azione Esterna, Stefano Sannino, ha espresso il “forte orrore” della Ue di fronte all’esecuzione dei due manifestanti iraniani lo scorso fine settimana.