Cavalcare il tragico momento attraversato da Israele per approfittarne, cercando di frenare gli aiuti dell'Occidente a Kiev, a vantaggio della Russia. Più che una ipotesi sembra una certezza suffragata da analisi e dati concreti, snocciolati nell'ultimo report scritto dall'Isw, l'Institute of War, il Think Tank statunitense, che dice: "Il Cremlino sta già e probabilmente continuerà a sfruttare gli attacchi di Hamas in Israele, per portare avanti diverse operazioni di informazione intese a ridurre il sostegno e l’attenzione degli Stati Uniti e dell’Occidente nei confronti dell’Ucraina".
Cos'è Hamas, fondato nel 1987 e dichiarato gruppo terroristico dalle Nazioni Unite, nel 2018, video
"Operazioni di informazione del Cremlino", dopo l'attacco di Hamas
"Il Cremlino ha amplificato diverse operazioni di informazione in seguito agli attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre, accusando principalmente l’Occidente di aver trascurato i conflitti in Medio Oriente a favore del sostegno all’Ucraina e sostenendo che la comunità internazionale cesserà di prestare attenzione all’Ucraina rivolgendo l’attenzione al Medio Oriente". Così gli analisti dell'Isw nella loro "Valutazione della campagna offensiva russa", datato sempre 7 ottobre 2023.
1) In primis "l'affondo" di Medvedev
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev - scrivono gli analisti statunitensi - ha affermato che gli USA ed i loro alleati avrebbero dovuto essere "impegnati" nel lavorare su una "soluzione palestinese-israeliana" piuttosto che "interferire" con la Russia e fornire all’Ucraina aiuti militari, così l'Isw che dettaglia specificando che anche il ministero degli Affari Esteri russo (MFA), ha accusato l’Occidente di "bloccare gli sforzi del necessario quartetto formato da Russia, Stati Uniti, Unione Europea e Nazioni Unite", provocando un’escalation di violenza, ed incolpando implicitamente l’Occidente per gli attuali combattimenti.
2) Mardan, il propagandista russo
Un ulteriore segnale - continuano gli analisti - è stato riscontrato con "l’eminente propagandista russo Sergei Mardan", che ha affermato che la Russia trarrà beneficio dall’escalation poiché "il mondo così distoglierà la mente dall’Ucraina per un pò e si impegnerà ancora una volta a spegnere il fuoco eterno in Medio Oriente".
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3) “Creare un cuneo nel sostegno militare a Kiev”
Si tratta di tutte "narrazioni del Cremlino" - continua l'Isw - che "prendono di mira il pubblico occidentale, per creare un cuneo nel sostegno militare all’Ucraina, e cercando di demoralizzare la società ucraina sostenendo che perderà il sostegno internazionale". Al tempo stesso, rassicurando "il pubblico interno russo che la società internazionale ignorerà lo sforzo bellico dell’Ucraina".
Distruzione di un deposito di munizioni delle forze armate ucraine, direzione Svatovsky: video russo
4) “Dimenticarsi” dell'Ucraina
Inoltre diverse fonti chiave all’interno dello spazio informativo russo hanno spostato l’attenzione della loro copertura quotidiana sulla situazione in Israele il 7 ottobre (con i raid partiti dalla Striscia di Gaza), cosa “che potrebbe avere un impatto sull’ambiente informativo sulla guerra in Ucraina nei prossimi giorni o settimane”.
5) Il ruolo dei blogger russi
Infine il ruolo della rete, di internet con "Molti blogger russi concentrati in gran parte sugli attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre, ed alcuni che hanno promosso le operazioni di informazione del Cremlino sostenendo che l’attenzione dell’Occidente si è spostata dall’Ucraina a Israele".
Tentativi di Mosca i cui risultati andranno verificati nell'arco delle prossime settimane, con l'evoluzione del conflitto in atto in medio oriente e le possibili risoluzioni dello stesso. Con un occhio a ruolo e coinvolgimento dell'occidente - Europa, e Usa - e la misura del relativo impegno che potrebbe sostanziarsi in termini di aiuti.