Scontro toghe-politica

Migranti, il caso della giudice di Catania. Meloni: "Legittimo chiedersi se ci sia un pregiudizio"

Piantedosi sarà ascoltato in Commissione affari costituzionali in merito al video. Intanto Gasparri alza il tiro contro la magistrata Apostolico: "Nordio disponga un'ispezione a Catania. E Salvini parla di "grave imbarazzo per le istituzioni"

Ancora alta la tensione sulla vicenda della giudice di Catania che non ha convalidato il trattenimento dei tre tunisini a Pozzallo sconfessando il decreto Cutro. A contribuire ad un nuovo polverone il ministro dei Trasporti Matteo Salvini con un video postato sui social in cui si vede la magistrata Iolanda Apostolico ad una manifestazione nel 2018

Quest'ultimo oggi, poco prima dipartire per Palermo dove è atteso nell'aula bunker dell'Ucciardone per l'udienza del processo Open Arms, ha rincarato la dose dicendo ai cronisti che il caso della giudice: "È motivo di grave imbarazzo per le istituzioni. Conto sulla collaborazione di tutti affinché prevalgono buonsenso ed equilibrio".  

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del vertice di Granada, ha risposto ai giornalisti su questa vicenda: "Al di là del tema delle dimissioni - ha detto - trovo che sia legittimo chiedersi  se una persona che partecipa a quella manifestazione e su quel tema, nel momento in cui decide, su quel tema, lo faccia senza o con un pregiudizio". Sul video diffuso dal vicepresidente del Consiglio ha detto: "Salvini non mi ha parlato del video ma la polemica sul presunto dossieraggio è strumentale". Secondo Meloni non si è trattato di svelare documenti privati: “Era una manifestazione pubblica e la giudice era lì e lo ha anche rivendicato, non c'è niente di occulto”.

“Sull'origine del video girato a Catania e postato dal ministro Salvini abbiamo chiesto spiegazioni al ministero Piantedosi che risponderà mercoledì in occasione del question time in commissione Affari costituzionali. Vogliamo sapere in particolare se è stato realizzato da agenti della Polizia di Stato e se esista un archivio per materiale documentale di questo tipo”, ha detto oggi Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera.

Identica la posizione del Movimento 5 stelle esposta tramite la deputata Vittoria Baldino intervenuta oggi alla Camera: "La domanda che ci siamo posti come gruppo M5S è come fa il ministro a essere entrato in possesso del video? È in corso una schedatura dei manifestanti? Viene usata per attività di dossieraggio? Per alimentare odio e rancore contro un magistrato che ha emesso un atto non gradito a questo governo? Questo è il tema di un'interrogazione che porremo al ministro Piantedosi e alla quale spero che il ministro si degnerà di rispondere perché è quello che tutti i cittadini si stanno chiedendo e hanno il diritto di sapere". 

Dal fronte Partito Democratico interviene Sandro Ruotolo secondo il quale si è “tornati al dossieraggio per delegittimare gli avversari”, e poi auspica l'intervento del Copasir per accertare chi abbia fornito il video al ministro Salvini. 

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, su posizioni opposte, chiede in una nota che il ministro Nordio disponga un'ispezione a Catania: "Con una ulteriore interrogazione chiedo al Ministro della Giustizia Nordio di disporre un'ispezione a Catania dopo le eclatanti vicende che hanno riguardato la sostituta procuratrice Iolanda Apostolico. Che altro deve accadere per porre fine all'uso politico della Giustizia? Il filmato che riguarda la giudice Apostolico che partecipa ad una manifestazione è clamoroso".

"I magistrati - sottolinea Gasparri - devono essere terzi ed imparziali. E in troppi casi molti dimostrano di non esserlo. Sconcertano ancora di più le parole di De Lucia e dell'Anm che insorge dicendo che non bisogna intromettersi nella vita privata dei magistrati. Intanto partecipare alle manifestazioni vuol dire assumere posizioni pubbliche e non private. E poi parlano i magistrati che con colpi di Trojan entrano nella vita di tutti non sempre rispettando regole e principi basilari. Ci hanno inquietato gli applausi della corrente di sinistra Area ai comizi della Schlein alla loro assemblea. Cosi questi magistrati hanno dimostrato un'appartenenza che fa venir meno la terzieta' a cui si dovrebbero attenere. Ci inquietano le parole di tanti esponenti nel mondo togato che forse si sono dimenticati degli scandali che hanno travolto il CSM con una lottizzazione politica dominata dalla sinistra. E vogliono rivendicare il diritto di applaudire ai comizi politici, di partecipare a manifestazioni di parte e poi di disporre della reputazione della libertà dei cittadini. Ora basta. Il Ministro Nordio deve intervenire su questo caso perche' e' stato superato qualsiasi livello tollerabile", conclude il senatore forzista.  

Maurizio Lupi, di Noi Moderati, chiede al Csm di esprimersi: "Sul caso Apostolico dovrebbe intervenire il Csm: chi rappresenta le istituzioni deve servire lo stato e non utilizzare il proprio ruolo per fare politica. Lo abbiamo detto per Vannacci e lo diciamo oggi per la giudice Apostolico. Un magistrato che partecipa ad una manifestazione politica in cui si attacca la polizia danneggia tutta la magistratura italiana, composta da una grande maggioranza di professionisti esemplari". 

Il Consiglio Superiore della Magistratura è diviso

I provvedimenti dei giudici possono essere criticati, ma "spostare l'attenzione sulla vita del magistrato e le sue eventuali attività esterne a quella giudiziaria, è un modo per eludere il confronto sul merito del provvedimento e un tentativo di delegittimare l'attività giurisdizionale", avverte il consigliere Roberto Fontana, tra i promotori della pratica a tutela di Apostolico. Formalmente l’iter prevede che, superato lo scoglio della commissione, debba essere il plenum a decidere a maggioranza se aprire un’istruttoria o archiviare. 

Tredici consiglieri hanno firmato la richiesta, i voti nella commissione sono in bilico: certi sono tre su sei, con il quarto, il laico del M5s Michele Papa che dovrebbe essere favorevole, mentre più incerta la strada del plenum, visto che i 7 consiglieri di Magistratura Indipendente, l’ala destra dell’Anm, non hanno sottoscritto la richiesta. 

Formalmente l’iter prevede che, superato lo scoglio della commissione, debba essere il plenum a decidere a maggioranza se aprire un’istruttoria o archiviare. 

Sul fronte opposto è il laico di Forza Italia Enrico Aimi, presidente della Commissione che dovrà esprimersi su questa pratica: i giudici, ammonisce, devono essere come "la moglie di Cesare", cioè non solo essere ma anche apparire imparziali.

"Non ho mai firmato nessuna richiesta di apertura pratica né contro la giudice Iolanda Apostolico né a sua tutela e nessuno mi ha chiesto di farlo". Lo precisa il consigliere del Csm Ernesto Carbone, laico di Italia Viva. "Io non penso che un giudice debba vivere di solitudine. Credo che un magistrato debba essere libero di esprimere le proprie opinioni, anche politiche e anche partecipando a manifestazioni. Si deve però astenere dal giudicare fatti per cui ha manifestato le sue opinioni politiche". Un principio che "vale sempre, anche se, come in questo caso, sono trascorsi 5 anni. Questo non lo dico io,  ma la Cassazione a Sezioni Unite, che impone al giudice di essere al di sopra di ogni sospetto di parzialità".