La guerra in Ucraina minuto per minuto, giorno 339

Roma: "Nessun nuovo contratto con Parigi sulla difesa aerea, commessa già firmata a dicembre"

Medvedev: "Crosetto? Uno sciocco". La replica: "Aiuto un Paese aggredito". Zelensky: "Situazione grave al fronte". Attacco missilistico vicino a Donetsk, 3 vittime. Mosca accusa: "Attacco ucraino su un ospedale, 14 morti"
Roma: "Nessun nuovo contratto con Parigi sulla difesa aerea, commessa già firmata a dicembre"
Eurosam
Il sistema di difesa aerea Samp/T in azione

Zelensky: abbiamo bisogno di missili a lungo raggio

 "L'Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio, soprattutto per eliminare la possibilità per l'occupante di posizionare i suoi lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso serale, secondo quanto riportano i media di Kiev. Zelensky sottolinea che anche oggi "l'esercito russo ha lanciato un attacco missilistico, contro la città di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk" usando "missili S-300, ci sono 17 vittime e 14 feriti".

Kiev: aspiriamo a 24 jet moderni, preferibilmente F-16 Usa

Un portavoce dell'Aeronautica ucraina ha detto in un'intervista con El Pais citata dal Kyiv Independent che il suo Paese aspira a ottenere dagli alleati occidentali 24 caccia moderni. La consegna ideale sarebbe di F-16 statunitensi, ma in subordine  Kiev accetterebbe volentieri anche i francesi Rafale o gli svedesi Gripen prodotti dalla Saab, ha precisato il portavoce. 

Zelensky: grazie a chi insiste che non ci sono tabù sulla fornitura di armi

"Ringrazio chi nel mondo - politici, personaggi pubblici, giornalisti e gente comune - insiste con noi sul fatto che non ci possono essere tabù nella fornitura di armi per proteggerci dal terrore russo". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto videomessaggio serale. “Faremo tutto il possibile per garantire che i partner diano il via libera a  questa fornitura vitale - in particolare, di missili Atacms e altre armi simili - perché è necessaria a proteggere le vite. Ringrazio tutti coloro che ci aiutano a rafforzare le sanzioni contro la Russia”.

Mosca accusa: attacco ucraino "deliberato" su ospedale, 14 morti

Il ministero della Difesa russo denuncia un attacco "deliberato" dell'esercito ucraino contro un ospedale a Novoaidar, nella zona sotto il controllo di Mosca nella regione di Luhansk. I morti sarebbero 14, i feriti 24. L'attacco, che Mosca definisce come "un grave crimine di guerra del regime di Kiev", è stato condotto con i sistemi antimissili americani Himars. Tra le vittime "ci sono pazienti e personale medico" dell'ospedale, riferisce il ministero, denunciando che la posizione e l'attività della struttura erano note ed era segnalata come infrastruttura civile.
 

Dopo 10 mesi di combattimenti di questa cittadina non resta più nulla (Video)

Marinka è un sobborgo di Donetsk Ciky, nel Donbass, conteso da marzo 2022. Da maggio, e poi da agosto, i combattimenti sono diventati sempre più intensi e distruttivi. Da circa sei settimane Marinka è tagliata a metà dalla linea del fronte. Questo video, diffuso dal canale Telegram russo @MishaDonbass, è stato girato da un drone in volo sopra quel che ne resta: ossia niente, solo le fondamenta e gli scheletri degli edifici in cui fino a un anno fa vivevano circa novemila persone.


 

Guardian: forze ucraine in difficoltà a Bakhmut

 Le forze armate ucraine sono difficoltà nella battaglia per il controllo della città strategica di Bakhmut nel Donetsk: lo scrive il Guardian citando fonti militari di Kiev.
Secondo questa fonte, nella giornata di oggi la Russia ha colpito con fuoco di artiglieria 40 insediamenti vicino a Bakhmut, città che è stata al centro di alcuni dei combattimenti più intensi degli ultimi mesi. Ha aggiunto che le forze ucraine stanno ora lottando per tenere la città, dopo il ritiro dell'esercito ucraino dalla vicina città di Soledar la scorsa settimana. "I russi stanno distruggendo tutto ciò che può essere usato come copertura", ha detto una fonte. "Le forze ucraine non hanno abbastanza artiglieria".

Il missile russo distrugge il sistema di difesa aerea ucraino - Video (Video)

Il video di un attacco operato dalle forze russe con un missile ipersonico Iskander-M armato di munizioni a frammentazione contro un sistema di difesa aerea S-300PS ucraino filmato vicino a Lisna Stinka, nella regione di Kharkiv, ripreso dalla telecamera di un drone kamikaze Zala, fabbricato dalla società statale Kalašnikov. Lisna Stinka si trova venti chilometri a ovest dalla linea del fronte di Svatove, uno dei punti di maggiore attrito tra i due eserciti.

Il portavoce dell'aeronautica ucraina: puntiamo ai caccia occidentali

 L'Ucraina punta a ottenere 24 aerei da combattimento dai suoi alleati occidentali, nel primo pacchetto militare di questo tipo. Lo ha sottolineato, in un'intervista a El Pais, il portavoce dell'aeronautica di Kiev Yurii Ihnat, che ha affermato che il pacchetto dovrebbe includere due squadroni di caccia con 12 aerei da combattimento ciascuno.
Anche se la priorità per l'Ucraina è ottenere gli F-16 americani, il Paese sta tuttavia prendendo in considerazione anche i caccia francesi Rafale e gli svedesi Gripen, ha affermato Ihnat in un'intervista a El Pais. Oggi, dopo l'intervista, Ihnat è apparso sulla tv ucraina per chiarire che non c'è ancora un accordo chiaro sugli aerei e che i numeri e i modelli dei caccia di cui parlava non erano definitivi. Secondo il portavoce, l'Ucraina non potrà fare affidamento su questi velivoli sul campo di battaglia a breve termine. Oltre alle complicate trattative politiche per ottenere i caccia, ci vorranno almeno sei mesi per addestrare i piloti e le squadre di supporto a terra, ha spiegato. Ihnat in precedenza aveva affermato che i caccia F-16 di fabbricazione americana potrebbero essere l'opzione migliore per l'aeronautica ucraina. Finora, gli Stati Uniti si sono rifiutati di fornire gli F-16 o di autorizzarne il trasferimento da parte di paesi terzi. La discussione per fornire all'Ucraina aerei da combattimento si è riaccesa dopo che gli Stati Uniti e i Paesi europei hanno deciso di fornire all'Ucraina i carri armati.

La smentita del ministero della Difesa: "Nessun nuovo contratto con Parigi sulla difesa aerea, commessa già firmata a dicembre"

In merito a notizie circolate su alcuni media francesi, la Difesa precisa che "si tratta di notizie prive di fondamento e che, nel corso dell'incontro tra il ministro della Difesa Italiano e il suo omologo francese, non è stato firmato, discusso e nemmeno accennato ad alcun contratto in materia di forniture militari". Il riferimento è all'acquisto congiunto di 700 missili Aster-30 per il sistema di difesa aerea Samp-T, da destinare all'Ucraina, riportato dal quotidiano francese l'Opinion.  "I media francesi - prosegue il ministero - hanno riportato capziosamente e in maniera fuorviante la notizia di una commessa approvata con decreto, nel 2021, da un altro Governo, dopo tutti i passaggi parlamentari necessari. Il contratto finale è stato firmato a fine dicembre 2022 dal Direttore dell'Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti)". 

Il Portogallo esita sui Leopard a Kiev: "Sono in cattivo stato"

Mentre Berlino esitava, Lisbona lo aveva promesso a Kiev e il ministro degli Esteri portoghese, João Gomes Cravinho, lo aveva ribadito pochi giorni fa: il Portogallo avrebbe inviato alcuni dei suoi 37 Leopard in Ucraina. Ma la decisione non è stata ancora presa e dal ministero della Difesa arrivano diverse notizie sul pessimo stato di conservazione di alcuni di questi carri da combattimento. La NATO utilizza un sistema a tre colori (verde, giallo, rosso) per classificare l'operatività dei propri mezzi. Stando a quanto trapela sulla stampa portoghese in queste ore, la maggior parte dei carri sarebbe "in rosso", molti sul livello giallo (quindi comunque inutilizzabili nell'immediato), mentre solo una decina sarebbero i "verdi". Ciò renderebbe problematica una consegna di mezzi che, in tempi brevi, potrebbe mettere a rischio la sicurezza nazionale. Per questo motivo, in una nota che in qualche modo corregge l'entusiasmo del ministro degli Esteri, la ministra della Difesa Helena Carreiras fa sapere che il governo sta ancora "studiando le diverse modalità di sostegno all'Ucraina nella costruzione di una capacità militare da Leopard 2, in particolare attraverso l'addestramento". 

Mosca: raid di Kiev su ospedale a Novoaidar (Luhansk), 14 morti

 Le truppe ucraine hanno colpito un ospedale a Novoaidar, nell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk annessa dalla Russia, con il sistema di lanciarazzi multiplo di fabbricazione statunitense Himars, uccidendo 14 persone e ferendone altre 24, stando a quanto riferisce il ministero della Difesa russo. "Il 28 gennaio, nella città di Novoaidar, nella Repubblica popolare di Lugansk, verso le 7.30 ora locale, le forze armate ucraine hanno deliberatamente colpito l'edificio dell'ospedale con lanciarazzi multipli del sistema Himars fabbricati dagli Stati Uniti", ha affermato il ministero. La Difesa di Mosca ha aggiunto che il raid ha ucciso 14 persone e ne ha ferite altre 24, compreso il personale dell'ospedale.

 

Raid ucraino a Novoaidar Ria Novosti
Raid ucraino a Novoaidar

I soldati ucraini prendono il controllo di una trincea russa vicino a Bakhmut (Video)

Questo video è stato girato nella zona di Bakhmut e diffuso dalla Terza brigata d'assalto delle forze armate ucraine. Mostra i soldati di Kiev invadere una trincea nemica e difenderla aprendo il fuoco sui mercenari del gruppo Wagner, poco distanti. I russi hanno preso il controllo del vicino insediamento di Soledar, ormai disabitato, ma prosegue violenta la battaglia iniziata la scorsa estate per Bakhmut e per le sue importanti risorse minerarie.

Lula sceglie la neutralità e ferma l'invio di munizioni all'Ucraina

Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva (Pt) ha posto il veto alla fornitura di munizioni per i carri armati dal Brasile all'Ucraina. Lula , secondo quanto riporta l'edizione online della Folha di S.Paulo, preferisce mantenere una posizione neutralità ed evitare di provocare Mosca. Il capo di stato ha negato inoltre di aver ricevuto una richiesta del governo tedesco in tal senso. Intanto oggi il cancelliere Scholz arriva in Argentina per la sua prima tappa di un viaggio che nei prossimi giorni lo porterà anche in Brasile e in Cile. L'incontro tra il cancelliere tedesco e il leader brasiliano è previsto per lunedì 30 gennaio.

Guido Crosetto replica a Dmitri Medvedev: "Pensi a metter fine alla guerra"

 "Se è 'sciocco' aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a metter fine alla guerra": così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha risposto su Twitter al vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dimitri Medvedev, che su Telegram lo ha definito “uno sciocco” per aver "definito la fornitura di veicoli blindati e di altre armi all'Ucraina un modo per evitare la Terza Guerra Mondiale".

Il video dimostrativo del sistema di difesa aerea Samp/T che Italia e Francia invieranno a Kiev

Il ministro degli Esteri ucraino ha convocato l'ambasciatore ungherese

A seguito delle recenti dichiarazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban sull'Ucraina, il ministero degli Esteri di Kiev convocherà l'ambasciatore ungherese. Le frasi di Orban - secondo quanto riportato da Reuters - sono state definite "inaccettabili" dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko. In dettaglio, il premier ungherese aveva detto che l'Ucraina è una "terra di nessuno" e l'aveva paragonata all'Afghanistan. "Budapest sta continuando un percorso volto a distruggere le relazioni ungheresi-ucraine", ha aggiunto Nikolenko, sottolineando che "l'ambasciatore ungherese sarà convocato al ministero degli Esteri ucraino per una franca discussione e ci riserviamo il diritto di adottare altre misure in risposta".

Kiev: 6543 soldati russi hanno manifestato volontà di arrendersi

Più di 6.500 militari russi avrebbero cercato di arrendersi attraverso una linea diretta speciale istituita dalle autorità ucraine, dal nome "Voglio vivere": lo ha affermato il governo ucraino, mentre il call center in questione si sarebbe recentemente spostato in un luogo segreto per evitare l'interferenza di Mosca. Vitaly Matvienko, portavoce del dipartimento per i prigionieri di guerra, ha affermato che coloro che hanno preso contatto con il call center sono stati verificati come prestatori di servizio nelle forze russe, utilizzando i loro dati personali e il numero di 'arruolamento'. Tra il 15 settembre - quando è stata lanciata la hotline - e il 20 gennaio, secondo quanto spiegato, 6.543 membri del personale russo avrebbero contattato il governo ucraino per arrendersi, spesso dalla linea del fronte. Le affermazioni del dipartimento ucraino per i prigionieri di guerra, però, non possono essere verificate in modo indipendente.

Il consigliere del sindaco in esilio di Mariupol: Mosca rade a suolo un quartiere Mariupol per costruire abitazioni d'élite

Operai russi hanno iniziato lo smantellamento completo del quartiere Azovie della città occupata di Mariupol, comprese le case non danneggiate dalla guerra, per costruire abitazioni definite "d'élite": lo ha reso noto Petro Andryshchenko, consigliere del sindaco della città, come riporta il Kyiv Independent.
"In primavera, i costruttori di Mosca vicini al governo federale russo inizieranno la costruzione di appartamenti di classe 'economica d'élite' nell'ambito del programma di mutui immobiliari di Mariupol", ha detto Andryshchenko senza specificare la sua fonte. L'assedio russo di Mariupol, durato due mesi, ha lasciato in rovina la maggior parte della città nella regione di Donetsk, che prima dell'invasione contava 450.000 abitanti. Negli ultimi mesi, la Russia aveva iniziato a demolire i condomini danneggiati di Mariupol, tra le accuse di diverse organizzazioni per i diritti umani secondo cui Mosca cercava così di coprire i suoi crimini di guerra. In alcuni casi, si ritiene che i resti delle persone uccise siano ancora all'interno dei palazzi distrutti.

Edifici demoliti a Mariupol Petro Andryshchenko / Telegram
Edifici demoliti a Mariupol

Dmitri Medvedev: "Crosetto? Uno sciocco con un'istruzione superiore incompleta"

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, si e' scagliato contro il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, per le sue dichiarazioni sulla necessita' di inviare armi a Kiev. "Non ci sono molti sciocchi nelle strutture di potere in Europa", ha scritto l'ex presidente russo su Telegram, ma "un certo ministro della Difesa, di una certa Italia ha definito la fornitura di veicoli corazzati e altre armi all'Ucraina una prevenzione della terza guerra mondiale. Un raro eccentrico". Crosetto ieri pomeriggio aveva dichiarato che "la terza guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini d'Europa. Fare in modo che non arrivino e' l'unico modo per fermare la terza guerra mondiale". "Ma cosa aspettarsi da un imprenditore con un'istruzione superiore incompleta", conclude l'ex presidente russo, riiferndosi indirettamente al ministro Crosetto

Mosca: abbattuto Mig-29 ucraino nel Donbass

Le forze russe hanno abbattuto un caccia ucraino Mikoyan MiG-29 nei cieli dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo riferisce il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, precisando che l'abbattimento è avvenuto nei pressi di Krasnoarmeisk.

L'Opinion: "Italia e Francia hanno ordinato 700 missili per il sistema di difesa aerea Samp/T"

Italia e Francia hanno ordinato 700 missili terra-aria Aster-30, tra i più avanzati al mondo, nonché quelli che vengono sparati con il sistema di difesa aerea  Mamba Samp/T: la decisione è stata presa ieri a Roma, dove il ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato l'omologo francese Sébastien Lecornu. È quanto riferisce il quotidiano francese L'Opinion. Questo nuovo ordine servirà per rafforzare le scorte, dato che Parigi e Roma si apprestano a consegnare un sistema Mamba e, quindi, un numero imprecisato di missili Aster-30 all'Ucraina. Ci vogliono normalmente tre anni tra l'ordine e la consegna, ma i governi sollecitano ad accorciare i tempi il consorzio produttore Mbda, partecipato da Airbus, Bae Systems e dall'italiana Leonardo. L'Aster-30 raggiunge la velocità di Mach 4.5, ha una gittata superiore ai 100 chilometri. La Francia dispone di otto lanciarazzi Mamba (ma prevedere di comprarne altri quattro) e l'Italia ne ha sei. 

Nei territori occupati suonano gli allarmi antiaerei

In alcune delle regioni dell'Ucraina controllate dai russi e non solo sono suonati questa mattina gli allarmi antiaerei. Lo scrive l'agenzia russa Tass, citando le regioni di Dnipropetrovsk, Poltava, Kirovograd, Nikolaev e Kharkiv, aggiungendo che le sirene sono suonate anche "nelle parti della Repubblica popolare di Donetsk controllate da Kiev,  a Zaporizhzhia e Kherson".

Scholz: non si arrivi a una guerra fra la Russia e la Nato

Vi prometto di tenere sempre presente la sicurezza della Germania". È quello che il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dice nel suo podcast del sabato, rivolgendosi ai concittadini preoccupati per gli sviluppi della situazione in Ucraina e il progressivo coinvolgimento della Germania. "Quello che percepisco, nei colloqui, agli eventi, quello che leggo nelle lettere e nelle mail, è che tante cittadine e tanti cittadini sono molto preoccupati. Auspicano naturalmente la pace in Europa e che la guerra non si avvicini, che il governo e il cancelliere mantengano i nervi saldi. E questa è esattamente la promessa che faccio loro", dice il Bundeskanzler. "Abbiate fiducia nel governo! Abbiate fiducia in me! Prendiamo decisioni che sono sempre ponderate e concordate a livello internazionale". "Dall'inizio della guerra abbiamo tre principi guida. Primo: facciamo quello che è necessario per sostenere l'Ucraina, sul fronte umanitario, finanziario e delle armi. Secondo: evitiamo un'escalation. Non si deve arrivare a una guerra fra la Russia e la Nato. E terzo: la Germania non assumerà iniziative solitarie, ma si accorda in modo stretto con i partner, primo fra tutti gli Usa. Questo è il nostro modo di procedere", dice Scholz.  "È stato così per ogni decisione: quando si è trattato di decidere di consegnare i panzer obici, i sistemi di protezione antiaerea, i panzer leggeri e adesso con i tank. E così resterà - continua -. Il nostro obiettivo è chiaro: la Russia non deve riuscire nell'intento di spostare i confini con la violenza". "Io vi prometto di considerare sempre la sicurezza della Germania. Ci sarà sempre intesa, ponderazione e coordinazione - la conclusione -. Questo è il principio del nostro governo. E questa per me è politica responsabile, nel tempo in cui così vicino a noi c'è una guerra così brutale".

Il governatore di Donetsk: "Attacco missilistico russo su Kostyantynivka, tre morti"

“Questa mattina tre civili sono stati uccisi e almeno due sono rimasti feriti a seguito di un attacco missilistico degli occupanti russi su Kostyantynivka", città circa 25 chilometri a ovest del fronte di Donetsk city. Lo scrive su Telegram il governatore regionale Pavlo Kyrylenko, che aggiunge: "I russi hanno sparato contro un quartiere residenziale, danneggiato 4 condomini, un hotel, garage e auto civili. I soccorritori e le forze dell'ordine stanno lavorando sulla scena della tragedia. stanno aiutando le persone e documentando attentamente l'ennesimo crimine degli occupanti russi sulla nostra terra - il male sarà sicuramente punito”.

Attacco missilistico a Kostiantynivka, regione di Donetsk. Pavlo Kyrylenko / Telegram
Attacco missilistico a Kostiantynivka, regione di Donetsk.

Intelligence britannica: 300 militari russi morirono a Makiivka, nel distretto di Donetsk, a Capodanno

Sono state oltre 300 le vittime russe dell'attacco agli edifici di Makiivka, vicino a Donetsk, lo scorso 1 gennaio. Ne è convinta l'intelligence della Difesa britannica, che nell'analisi di oggi torna a parlare della politica russa di "disinformazione" sulle proprie perdite. In quella occasione, le autorità di Mosca almeno riconobbero pubblicamente 89 vittime. "I funzionari russi hanno probabilmente valutato che non era possibile evitare commenti di fronte alle diffuse critiche rivolte ai comandanti russi per l'incidente", spiegano gli analisti britannici. Ma, prosegue il rapporto, "la differenza tra il numero di vittime riconosciuto dalla Russia e il totale reale evidenzia la presenza pervasiva della disinformazione negli annunci pubblici russi. Ciò avviene tipicamente attraverso una combinazione di menzogne deliberate autorizzate dai leader di alto livello e la comunicazione di rapporti imprecisi da parte di funzionari più giovani, desiderosi di sminuire le proprie mancanze".

Forte esplosione nella Mariupol occupata

Una forte esplosione è risuonata  questa mattina nella città di Mariupol occupata dalle forze russe, nella regione di Donetsk (sud-est). lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko, come riportano i media locali. L'esplosione à avvenuta vicino alle fabbriche di Azovmash (vagoni da carico) e Ilyich (siderurgia). "Una forte esplosione a Mariupol venti minuti fa. Anche nel distretto di Kalmius, al confine con gli insediamenti di Azovmash/Illich. Stiamo chiarendo le ragioni. Ma questi suoni, piacevoli per l'orecchio ucraino, stanno diventando sempre più frequenti in città", ha scritto Andryushchenko. 

Isw: Mosca prepara nuova offensiva in Donbass "entro sei mesi"

Vladimir Putin sta preparando una nuova offensiva in Donbass per tornare a controllare la situazione sul terreno: secondo le valutazioni dell'americano Institute for the study of war, questo dovrebbe avvenire entro i prossimi sei mesi, probabilmente nella regione di Lugansk. Tale analisi, segnala l'ISW, e' coerente con le indiscrezioni pubblicate dall'agenzia Bloomberg, che cita fonti del Cremlino secondo le quali la nuova offensiva potrebbe iniziare a breve, nei mesi di febbraio o marzo. L'obiettivo sarebbe ribaltare gli insuccessi militari che la Russia ha dovuto incassare finora e vincere la guerra a piu' lungo termine. L'analisi americana e' stata riportata anche dalla stampa ucraina

Madrid: i carri arrmati Leopard arriveranno "verso primavera"

La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha assicurato che i carri armati Leopard che la Spagna invierà all'Ucraina arriveranno nel Paese "verso primavera": lo riporta l'emittente radiotelevisiva spagnola Rtve. Robles non ha indicato quanti tank Madrid consegnerà a Kiev, ma ha spiegato che si tratterà dei Leopard 2 A4 di fabbricazione tedesca, attualmente in disuso nella base di Saragozza. I carri armati verranno revisionati e riparati in collaborazione con l'industria militare, ha sottolineato. "La Spagna, in coordinamento e in base agli incontri con i partner e gli alleati, contribuirà con Leopard 2 A4 in buono stato di funzionamento, e per questo avremo il supporto dell'industria... Non si tratta solo di inviare carri armati, ma di addestrare gli equipaggi e la manutenzione", ha detto Robles durante una visita alle truppe spagnole di stanza in Lettonia nell'ambito dello schieramento Nato nel Paese. "Esamineremo le riparazioni necessarie. Secondo i piani degli alleati (l'invio) avverrà in primavera. Prima di allora, la presenza fisica dei Leopardi non sarebbe necessaria e sfrutteremo questo periodo per l'addestramento", ha aggiunto. Robles ha spiegato che la Germania ha inviato una lettera alla Spagna chiedendo di collaborare alla formazione degli equipaggi.

L'ambasciatore ucraino in Francia: "I paesi occidentali invieranno 321 carri armati"

I paesi occidentali invieranno più di 300 carri armati all'Ucraina: lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Francia, Vadym Omelchenko, in un'intervista all'emittente televisiva francese e affiliata alla Cnn, BFMTV. Lo riporta la Cnn sul suo sito. "Ad oggi, numerosi Paesi hanno confermato ufficialmente il loro accordo per la consegna di 321 carri armati pesanti all'Ucraina", ha affermato Omelchenko senza specificare i Paesi, né indicare i modelli dei vari tank destinati a Kiev. Finora tra i Paesi che si sono impegnati ad inviare carri armati all'Ucraina ci sono gli Usa, la Germania, il Regno Unito, il Canada e la Polonia. 

Frasi Orban, Kiev convoca ambasciatore ungherese

A seguito delle recenti dichiarazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban sull'Ucraina, il ministero degli Esteri di Kiev convocherà l'ambasciatore ungherese. Le frasi di Orban - secondo quanto riportato da Reuters - sono state definite "inaccettabili" dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko. In dettaglio, il premier ungherese aveva detto che l'Ucraina è una "terra di nessuno" e l'aveva paragonata all'Afghanistan."Budapest sta continuando un percorso volto a distruggere le relazioni ungheresi-ucraine", ha aggiunto Nikolenko, sottolineando che "l'ambasciatore ungherese sarà convocato al ministero degli Esteri ucraino per una franca discussione e ci riserviamo il diritto di adottare altre misure in risposta".

Zelensky: "La situazione al fronte è estremamente grave"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che la situazione sul fronte è "estremamente grave", in particolare nella provincia orientale di Donetsk, dove la Russia sta intensificando la sua offensiva.  Il presidente ha confermato che a Vuhledar, a sud-ovest di quella regione, e a Bakhmut, a nord-est, si stanno svolgendo grandi battaglie. Zelensky nel suo discorso a tarda notte ha affermato che le forze russe non stanno solo prendendo d'assalto le posizioni ucraine, ma stanno anche "deliberatamente e metodicamente" distruggendo le città e i paesi intorno a loro "con artiglieria, attacchi aerei e missili". "L'esercito russo non è a corto di mezzi letali. Può essere fermato solo con la forza", ha concluso. 3.40

Lula nega munizioni per carri armati Leopard 1 da inviare in Ucraina

Il presidente brasiliano Lula da Silva la scorsa settimana ha respinto una richiesta del governo tedesco che chiedeva munizioni per i carri armati Leopard 1, da trasferire in Ucraina. Lo scrive il quotidiano brasiliano, Folha de S.Paulo. La richiesta fu discussa in una riunione del presidente del Brasile con i vertici delle forze armate e il ministro della Difesa. Secondo il quotidiano (vicino alle posizioni dell'ex presidente Bolsonaro) Lula decise che si doveva respingere la richiesta tedesca, poiché "non vale la pena provocare i russi". Pur avendo condannato in sede Onu l'invasione russa dell'Ucraina, il Brasile non partecipa alle sanzioni contro Mosca.

Macron: Continuerò "a parlare" con Putin

Il presidente francese, Emmanuel Macron, assicura che continuerà a "parlare con la Russia", nonostante le critiche che ciò suscita, ma ha anche invitato la Cina a pronunciarsi contro la "guerra imperialista" in Ucraina. L'occasione è stato un ricevimento all'Eliseo in occasione del Capodanno cinese. Macron è stato uno dei pochi capi di Stato occidentali che è rimasto in contatto con Vladimir Putin, dopo l'invasione dell'Ucraina. "Tutti i nostri Paesi hanno una posizione da tenere, quella del rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale, quali che siano le amicizie, le alleanze che possiamo coltivare", ha poi aggiunto il presidente francese.

Il sindaco di Belgrado invitato a Kiev

Il sindaco di Belgrado Aleksandar Sapic ha ricevuto l'invito a visitare Kiev. A consegnargli la lettera con l'invito da parte del sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko è stato l'ambasciatore dell'Ucraina in Serbia Volodimir Tolkac. Nei giorni scorsi a Belgrado si è tenuta una riunione fra delegazioni della capitale serba e di San Pietroburgo, nella quale è stato concordato di estendere e intensificare la collaborazione fra le due città.