Roma

Dossieraggio, Cantone all'Antimafia: "Numeri mostruosi e inquietanti. Il mercato non si è fermato"

A quella del procuratore di Perugia in Commissione Antimafia è seguita dall’audizione del procuratore nazionale antimafia Melillo al Copasir, a seguire Cantone. Queste ultime due audizioni sono secretate

Cantone: "Audizione secretata, nulla da dire"

È terminata al Copasir l'audizione del procuratore capo di Perugia Cantone, lasciando palazzo San Macuto, Cantone ha detto: "Abbiamo detto quello che ci è stato chiesto e quello che ritenevamo opportuno. L'audizione è secretata, non c'è niente da dire". Le audizioni erano state chieste dai due magistrati.

Alleanza Verdi e Sinistra: "Banche dati 'colabrodo' serve provvedimento cybersicurezza"

"Il dato più preoccupante che emerge dalle audizioni in commissione antimafia di Melillo e Cantone riguarda la condizione di estrema vulnerabilità delle banche dati italiane dell'intero sistema giudiziario, sia rispetto ad attacchi interni di funzionari dello Stato infedeli ma, potenzialmente anche da attacchi esterni di organizzazioni criminali o terroristiche che potrebbero essere interessate a proteggersi dalle indagini o a minare la sicurezza nazionale.  La vera emergenza da affrontare è quella di porre rimedio all'esistenza di sistemi informatici 'colabrodo'. La magistratura e la Procura nazionale antimafia devono essere messe in condizione di proteggersi da attacchi informatici di qualsiasi tipologia e di utilizzare in piena sicurezza sia le SOS, segnalazioni di operazioni sospette, che gli altri strumenti di indagine. AVS chiede che il Parlamento dia priorità al provvedimento sulla cybersicurezza e che siano programmati investimenti sufficienti ad ammodernare tutti i sistemi informatici delle istituzioni italiane". Lo affermano la senatrice Aurora Floria e la deputata Elisabetta Piccolotti dell'Alleanza Verdi e Sinistra, componenti della Commissione Antimafia.

Gasparri: "Cafiero De Raho lasci con immediatezza la Commissione antimafia"

"Le parole ieri del Procuratore Melillo, se non lo assolvono dalle mancanze che si potrebbero essere verificate anche durante la sua gestione della Procura antimafia, gettano un'ombra pesante sull'azione di Cafiero De Raho al vertice della Procura nazionale antimafia. Infatti ieri il Procuratore generale non ha avuto neanche il coraggio di prendere la parola durante una riunione alla quale non avrebbe dovuto nemmeno partecipare. Cafiero De Raho deve giustificarsi del suo operato di Procuratore nazionale antimafia ed il fatto che sia presente nell'Antimafia è inquietante. Rappresenta un conflitto di interessi che non può essere ignorato. Lo scandalo che investe la Procura nazionale antimafia è il più grave dei tempi recenti. Andremo fino in fondo. E anche Cantone sta confermando vicende inquietanti. Il tenente Striano, della Guardia di finanza, non può aver agito da solo. Lo dice anche Melillo. E quindi ha agito, evidentemente, in connessione con i giornalisti, i cui nomi sono già in parte apparsi, ma anche con strutture interne alla magistratura che, evidentemente, hanno facilitato questo uso spregiudicato di banche dati per denigrare persone nemmeno sfiorate da un'indagine. La Procura nazionale antimafia va rifondata, va commissariata e sottoposta a una implacabile ispezione. Non ci fermeremo qui. Cafiero De Raho lasci con immediatezza la Commissione antimafia. Nella quale porremo con forza e decisione la vicenda del suo ruolo passato". Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri 

Cantone: "Csm valuterà se e quando sentirci"

"Il Csm valuterà se e quando sentirci. Noi ci siamo messi a disposizione. Le cose che abbiamo detto sono state dette in seduta pubblica, quindi si potrebbe anche ritenere sufficiente quello che abbiamo detto", così Cantone lasciando Palazzo San Macuto. 

È iniziata l'audizione del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo al Copasir. Ieri era stato ascoltato dalla Commissione parlamentare Antimafia.

Si è conclusa l'audizione di Cantone in Commissione antimafia

Il procuratore di Perugia ha concluso la sua audizione in Commissione Antimafia e sarà ascoltato al Copasir dalle 14.30

Presunto dossieraggio su Gravina: "ci sono stati una serie di contatti con soggetti della Lazio"

In merito alla vicenda delle operazioni pre investigative di Striano e Laudati su Gravina "ci sono stati una serie di contatti con soggetti della Lazio, ma finché non si trova la prova non ci sono responsabilità. Abbiamo ascoltato a Perugia Claudio Lotito come persona informata sui fatti, poi abbiamo ritenuto di trasmettere gli atti alla procura di Roma". Così il procuratore di Perugia Raffaele Cantone in commissione parlamentare antimafia, ascoltato in merito all'inchiesta sui presunti dossieraggi. 

"Con alcuni giornalisti Striano aveva rapporti di amicizia personali"

“Con i giornalisti Striano aveva un rapporto di amicizia, uno di loro è stato anche invitato al secondo matrimonio di Striano. Come siano nati questi rapporti non lo sappiamo”, ha detto Cantone che ha poi precisato: “Non è che Striano abbia fatto tutti ingressi illeciti nelle banche dati, alcuni saranno stati anche legittimi per il lavoro che faceva". 

Salvini: "Vogliamo sapere i mandanti"

"Se è quello che dice Cantone, vogliamo sapere chi erano i mandanti, chi pagava, chi incassava su indicazione di chi, perché sta emergendo una cosa sconcertante che non ha precedenti". Così Matteo Salvini a Orsogna a margine del su intervento elettorale nella cittadina del chietino.  

Salvini poi ha spiegato che quello che emerge è "Gravissimo. Non solo per la politica, con la Lega che è la più colpita e diffamata in questi affari illeciti a quanto emerge. Ma anche per migliaia di italiani normalissimi, lavoratori, padri di famiglia, medici, avvocati, che per anni qualcuno pagato coi soldi dei cittadini". 

"Non si può commissariare un organo giudiziario come la procura antimafia"

"Il commissariamento della procura  Antimafia è una boutade perché un organo giudiziario non può essere  commissariato", ha detto Cantone. 

"Al momento è esclusa l'accusa di associazione a delinquere"

“Molti soggetti interrogati, come i vip, non sono finiti sui giornali. Perché (Striano ndr) lo ha fatto? L’interrogazione a Cristiano Ronaldo che finalità ha? Che senso ha interrogare un campione di calcio? Questo fa pensare a uno che era curioso di vedere fatti altrui, o che ci siano degli accessi per i quali non c’è spiegazione se non a livello di ipotesi”. Relativamente alla possibilità di contestare agli indagati l’accusa di associazione a delinquere, Cantone ha poi spiegato: “È esclusa allo stato perché Striano fa una serie di favori a una serie di soggetti che fra loro non hanno nessun rapporto”

"I giornalisti indagati sono 4, non 8 come è stato scritto"

"I giornalisti oggetto di indagine sono quattro, e non otto come è stato scritto: le altre quattro persone avevano rapporti con Striano, ma non c'entrano con la stampa. Tre dei quattro giornalisti appartengono allo stesso giornale", ha detto Cantone.

“Tanti accessi polizia giudiziaria abusivi”

"Non immaginavo ci fossero tanti accessi di polizia giudiziaria abusivi, non immaginavo ce ne fossero così tanti, c'è chi lo fa per controllare l'assicurazione della fidanzata..." afferma Raffaele Cantone.

“Non sono emersi elementi su finalità economiche”

Al momento non sono emersi "elementi che ci facessero pensare a finalità economiche" ha affermato il procuratore  di Perugia Raffaele Cantone.

“Posizioni giornalisti giustamente archiviate”

"Qualcuno ha detto che stiamo attaccando la libertà di stampa, ma invece credo che svolga nella democrazia un ruolo determinante. Nel processo sul saccheggio della nostra banca dati erano emersi numerosi giornalisti beneficiati dal sistema, ma riguardavano atti pubblici. Quindi quelle posizioni sono state giustamente archiviate" ha aggiunto Cantone.

“Spasmodica ricerca informazioni, non spetta a me dire se è dossieraggio”

"Quella effettuata da Striano è una ricerca spasmodica di informazioni su una serie di soggetti che spesso si è  limitata a quella richiesta di informazioni, non spetta a me dire se è dossieraggio" ha detto il procuratore di Perugia Raffaele Cantone ricordando che in questi giorni qualcuno ha detto che la procura di Perugia ha smentito la presenza di un dossieraggio e  precisando che in questi giorni "la procura non ha parlato con  nessuno".

“Ipotesi stampa abbia chiesto ricerche a Striano. Estrapolato elenco nomi di 165 vip”

"Questa è un'imputazione provvisoria. Il fatto che la stampa abbia commissionato le attività di informazione a un ufficiale di polizia giudiziaria è un'ipotesi investigativa su cui auspichiamo di essere smentiti. Ci sono stati casi in cui ritenevamo evidente che c'era stata una commissione per accedere alle banche dati". Così il procuratore di Perugia Raffaele Cantone in commissione parlamentare antimafia, ascoltato in merito all'inchiesta sui presunti dossieraggi.  "Abbiamo analizzato i nominativi e i soggetti mediaticamente esposti, in quel lungo elenco di nomi 165 accessi complessivi riguardavano soggetti vip e sono oggetti del capo di imputazione", ha aggiunto.

“Da Striano 10mila accessi e numero crescerà”

"Gli accessi sono maggiori di 800. Dal primo gennaio 2019 al 24 novembre 2022 Striano all'interno della banca dati Siva ha consultato 4.124 Sos, un numero spropositato. Digitato 171 schede di analisi e 6 schede di approfondimenti seguite digitando il nominativo 1531 persone fisiche 74 persone giuridiche. Ha cercato 1.123 persone sulla banca dati Serpico, ma potrebbero essere pure 3mila le ricerche, io sto parlando delle persone. Ha effettuato 1.947 ricerche alla banca dati Sdi. Siamo ad oltre 10mila accessi e il numero è destinato a crescere in modo significativo" ha detto Cantone 

“Striano ha scaricato 33.528 file da banca dati Dna"

"Dal 1 gennaio 2019 al 24 novembre 2022, Striano ha consultato 4124 SOS, su 1531 persone fisiche e 74 persone giuridiche, 1123 persone sulla banca dati Serpico e 1947 ricerche alla banca dati SDI. Ma l'elemento più preoccupante è che ha scaricato 33.528 file dalla banca dati della Direzione Nazionale Antimafia.  Questo numero enorme di dati e informazioni che fine ha fatto? E quanti di questi dati possono essere utili anche, ad esempio a servizi stranieri. Ci sono anche atti coperti dal segreto".

Cantone: “Fondamentali le indagini sul cellulare di Striano”

"Nel cellulare di Striano abbiamo trovato tantissime prove, questo è importante da sottolineare nel momento in cui ci sono delle proposte di legge che limitano le indagini sui cellulari" ha affermato Raffaele Cantone.

Cantone: “Dopo fuga notizie mercato delle Sos non si è affatto fermato”

"Il mercato delle Sos non si è affatto fermato". Lo ha detto il procuratore di Perugia Raffaele Cantone in  audizione in Commissione Antimafia sul caso dell'inchiesta di Perugia  sottolineando che le ricerche sono proseguite anche dopo che ci fu la  fuga di notizie sull'inchiesta.

"Numeri inquietanti, davvero mostruosi"

"I numeri sono molto più preoccupanti di quelli che sono emersi: si tratta di numeri inquietanti, davvero mostruosi". Lo ha detto il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, in audizione davanti all'antimafia.

Da denuncia Crosetto scoperta verminaio

"Abbiamo sentito due volte il ministro Crosetto, che va ringraziato per la scelta di rivolgersi all'autorita' giudiziaria consentendo cosi' di scoprire quello che e' un vero e proprio verminaio". Lo ha detto Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.

"Mercato Sos non si è mai fermato"

 “Il mercato delle Sos (Segnalazioni di operazioni sospette ndr) non si è mai fermato”. Mentre noi indagavo su quel sistema, c’era “qualcuno che continuava a vendere sottobanco le sos”.  Lo ha detto il Procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone nel corso della sua audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, in relazione all'inchiesta della procura di Perugia sul presunto dossieraggio.

Chi parla di bolle sapone ne risponderà in sedi giuste

"Non mi occupo di bolle di sapone. Echi parla di bolle di sapone ne risponderà nelle sedi giuste. Esiste un limite a tutto, se non si conoscono gli atti non si può esprime giudizio". Così il procuratore di Perugia Raffaele Cantone in commissione parlamentare antimafia, ascoltato in merito all'inchiesta sui presunti dossieraggi. Inoltre per Cantone "c'è l'esigenza di una serie di strumenti come delle infrastrutture telematiche giudiziarie e vorrei ricordarlo in un momento nel quale con grandissima fatica ci stiamo avviando al processo telematico". 

Dovere di ogni magistrato difendere Procura antimafia

"Le ragioni che ci hanno portato a chiedere questa audizione, sono varie, tra queste l'esigenza di ripristinare la verità sui fatti, riportati in modo generico, ma soprattutto intervenire a tutela di un'istituzone che per me è sacra, la Procura nazionale Antimafia, tra i lasciti più importanti di Giovanni Falcone. Ogni magistrato ha il dovere di difendere questa istituzione" dice Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica al Tribunale di Perugia, in audizione in commissione Antimafia.

La Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere svolge, presso l’Aula del V piano di Palazzo San Macuto, l’audizione di Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia. Si parlerà del caso dossieraggio.