Massima allerta

Bruxelles, l'attentatore fermato a Terni nel 2012. Von der Leyen: "Espellere chi minaccia sicurezza"

"Ho sparato per vendicare i musulmani" ha detto in un video postato dopo aver ucciso i due cittadini svedesi. Abdesalem era arrivato a Lampedusa nel 2011. Due arresti per terrorismo a Milano, Piantedosi: "Rischio di radicalizzazioni"
Bruxelles, l'attentatore fermato a Terni nel 2012. Von der Leyen: "Espellere chi minaccia sicurezza"
Dursun Aydemir/Anadolu via Getty Images
Bruxelles

La Procura di Genova chiede relazione a Digos sul terrorista

Il procuratore capo di Genova Nicola Piacente ha chiesto una relazione alla Digos per il passaggio nel capoluogo ligure di Abdesalem Lassoued, il terrorista che due giorni fa ha ucciso a Bruxelles due svedesi. Lassoued è stato a Genova nel 2011 per chiedere i documenti al consolato tunisino. Accertamenti sono in corso per capire se sia stato in Liguria anche nel 2021 quando è stato girato il video che l'attentatore ha pubblicato sul suo profilo. Intanto è stato innalzato nelle zone di porto, aeroporto e scali ferroviari il livello di attenzione. Genova è infatti considerata strategica per la vicinanza alla frontiera con la Francia ma anche per la partenza e l'arrivo dei traghetti dalla Tunisia e dal Marocco.

L'attentatore di Bruxelles in Italia aveva fatto lavori da operaio

Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, in Italia aveva svolto mansioni saltuarie di manovalanza come operaio - anche offrendosi di fare lavori di pulizia - e aveva fatto richiesta del permesso di soggiorno con l'obiettivo di poter poi andare nel resto d'Europa. Nel nostro Paese, secondo quanto si apprende, dopo essere stato per un periodo in un centro di prima accoglienza, a Bologna Lassoued aveva trovato un'altra sistemazione. Ma semplici situazioni ordinarie ed amicizie con suoi connazionali.

 

L'uomo che ha sparato stasera a #Bruxelles @Agenzia_Ansa
L'uomo che ha sparato stasera a #Bruxelles

Media: "La polizia avrebbe potuto fermare Abdesalem un'ora dopo"

La polizia di Bruxelles Nord avrebbe potuto fermare il sospetto attentatore, Abdesalem Lassoued, già lunedì sera ma la richiesta d'intervento inoltrata alla Direzione della polizia amministrativa (Dpa) è stata rifiutata. Lo scrive la testata belga Sudinfo, ricostruendo i passaggi delle ore successive all'attacco nel quale hanno perso la vita due persone di nazionalità svedese e una terza è rimasta gravemente ferita. Secondo il sito d'informazione, che cita alcune fonti qualificate, il tunisino sarebbe rientrato a casa sua a Schaerbeek intorno alle 20:40, circa un'ora e mezza dopo aver ucciso i due tifosi svedesi. La sua abitazione era piantonata da due agenti della polizia di Bruxelles Nord che "hanno immediatamente chiesto l'autorizzazione a intervenire" vedendosela però respingere dalla Direzione della polizia amministrativa. In seguito, spiega ancora la testata, gli agenti hanno perso le tracce dell'uomo fino alla segnalazione - arrivata da un passante nella prima mattinata di martedì - che li ha portati a intercettarlo in un bar a 700 metri da casa prima di neutralizzarlo.

Sospetto arrestato per l'omicidio di due persone a Bruxelles Dursun Aydemir/Anadolu via Getty Images
Sospetto arrestato per l'omicidio di due persone a Bruxelles

Ministro belga: "L'ufficio stranieri non ha comunicato la presenza di Lassoued"

"La presenza del terrorista in Belgio e a Schaerbeek era nota all'Ufficio stranieri (EO), ma non è mai stata comunicata al comune, né al suo dipartimento di polizia locale". Lo scrive in un lungo post sui social il ministro del Lavoro della Regione di Bruxelles, Bernard Clerfayt, che è stato fino al 2019 sindaco del comune brussellese di Schaerbeek, dove resiedeva Abdesalem Lassoued, il sospetto autore dell'attentato di lunedì scorso. "Quando entra in Belgio, infatti, presenta domanda di asilo all'EO, al quale dichiara di recarsi. Sembra che non sia stata effettuata alcuna verifica sulla realtà di tale residenza, né se fosse solo o accompagnato (sembra che abbia una figlia, non registrata da nessuna parte). L'EO lo ha quindi registrato nel 2019 nel registro nazionale a un indirizzo di Schaerbeek, senza mai avvisare il comune, né senza informarlo di questa richiesta di domiciliazione, per garantire, come per tutti i belgi, che venga effettuata un'indagine di polizia", spiega Clerfayt, che chiede le dimissioni della ministra all'Asilo e migrazioni Nicole de Moor ed esprime disappunto per Sammy Mahdi, ministro all'epoca dei fatti.

Francia: l'84% teme rischio terrorismo dopo Arras e Bruxelles

L'84% dei francesi si dice preoccupato per la minaccia terroristica dopo gli attentati di Arras e Bruxelles: è quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'istituto Elabe per Bfmtv. Sempre secondo lo stesso studio, il 33% si dice "molto preoccupato" mentre il 61% dei genitori dice di temere che la scuola dei figli possa oggetto di un attacco. Sempre secondo Elabe, il 59% dei cittadini d'Oltralpe ritiene che l'attuale governo non abbia dispiegato tutti i mezzi necessari per lottare contro il rischio terrorismo.

Federcalcio Svezia crea Memoriale per vittime

La Federcalcio svedese ha creato un luogo, fuori dall'ingresso alla Friends Arena di Stoccolma, per ricordare i tifosi che hanno tragicamente perso la vita e sono rimasti feriti durante l'attacco terroristico di lunedì a Bruxelles. Lo si legge sull'account X della Svff. "Siamo tutti rattristati - si legge - da quanto accaduto e molti vogliono mostrare il loro sostegno alle persone colpite". "Nel luogo - si legge ancora - si può deporre un fiore, accendere una candela o semplicemente dare un pensiero. Il luogo di memoria resisterà finché sarà necessario".

 

Rilasciate senza accuse due persone fermate ieri a Bruxelles

"Nell'ambito dell'attacco terroristico del 16 ottobre, ieri due persone sono state private della libertà. Queste due persone sono state rilasciate dal Gip dopo varie udienze. Nessuna di loro è stata accusata". Lo rende noto la procura federale.

 

Il killer di Bruxelles chiese asilo anche in Norvegia nel 2011

Il sospetto autore dell'attentato perpetrato lunedì sera a Bruxelles, Abdesalem Lassoued, aveva chiesto asilo anche in Norvegia nel 2011. Lo conferma il Servizio d'immigrazione norvegese alla stampa locale.

"Possiamo confermare che l'autore dell'attentato ha chiesto asilo nel giugno 2011 in Norvegia. La sua richiesta è stata respinta ed è stato rimandato in Italia nel novembre 2011", ha spiegato la direttrice dell'ente, Wenche Fone. L'informazione è confermata anche dai servizi segreti norvegesi, secondo i quali l'uomo di origine tunisina sarebbe rimasto nel Paese "diversi mesi".

Abdesalem era arrivato in Europa nel 2011 sbarcando a Lampedusa da irregolare per poi avanzare una richiesta d'asilo alla questura di Torino. Nello stesso anno si è quindi spostato in Svezia, da dove verrà espulso dopo aver scontato anche una pena detentiva. Nel 2016 l'uomo è ritornato in Italia e nel 2019 ha presentato richiesta di asilo in Belgio, vedendosela respingere nell'ottobre dell'anno successivo.

 

Belgio: allarme bomba, evacuato l'aeroporto di Ostenda

L'aeroporto belga di Ostenda-Bruges è stato evacuato dopo l'arrivo di minacce via mail. Nello scalo erano presenti circa 50 membri dello staff dello scalo quando è stata disposta l'evacuazione. Un gruppo di 150 passeggeri è rimasto a bordo di un velivolo TUI dirottato sull'aeroporto belga dopo la chiusura di Lille, in Francia, a causa di un allarme bomba. La polizia sta effettuando una perlustrazione dell'edificio dell'aeroporto di Ostenda-Bruges.

Terrorismo, Crosetto: "Il problema sono i lupi solitari"

Bruxelles, Crosetto: "Il terrorismo c'è sempre stato, il problema sono i lupi solitari"

"Il problema del terrorismo c’è e c’è sempre stato.  Esiste soprattutto il problema dei lupi solitari che decidono di armarsi contro il mondo e magari fare del male, da soli, a qualcuno, non importa a chi, senza obiettivi prefissati e magari ai primi che incontrano per strada. Questo tipo di terrorismo è alimentato dalla situazione internazionale".

Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, al termine del suo incontro in Qatar con l'Emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani e con il vice primo ministro e ministro della Difesa del Qatar Khalid bin Mohammed Al-Attiyah, commentando l'attentato a Bruxelles. Quanto a Gaza, "un incidente come quello dell’ospedale può portare magari 5, 10, 100 persone a pensare di dover vendicare una cosa che magari non sappiamo neanche da chi sia stata causata e questo è imprevedibile. I servizi segreti, i servizi di sicurezza italiani hanno monitorato in questi anni tutte le persone a rischio estremismo, ma purtroppo, come ha dimostrato e dimostrano i fatti del Belgio, ogni giorno arrivano migliaia di persone e tra queste migliaia di persone può esserci chiunque".

 

Belgio, il premier De Croo: 'Più accordi per i rimpatri. Basta aiuti Ue senza condizioni"

Gli Stati membri dell'Ue hanno bisogno di "più strumenti" per rimpatriare chi richiede asilo e non lo ottiene, perché non ne ha diritto. Per questo, occorrono "più accordi di rimpatrio" con i Paesi di origine, senza i quali è impossibile rimpatriare le persone. L'Ue "non è seconda a nessuno per gli aiuti al nostro vicinato", ma questi aiuti non possono essere "senza condizioni". 

Lo sottolinea il premier belga Alexander De Croo, in conferenza stampa a Bruxelles a fianco del primo ministro svedese Ulf Kristersson e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dopo l'attacco terroristico di lunedì 16 ottobre, che ha provocato due vittime di nazionalità svedese, ad opera di un cittadino tunisino, immigrato irregolare in Belgio.
 

Bruxelles, Von der Leyen: "Espellere migranti che minacciano sicurezza"

Alle "persone considerate una minaccia per la sicurezza che hanno ricevuto un ordine di rimpatrio attualmente può essere chiesto di andarsene volontariamente. Dobbiamo cambiare urgentemente questa situazione". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles con il premier belga, Alexander De Croo, e il premier svedese Ulf Kristersson.

"La Commissione Ue per questo ha proposto che se una persona è considerata una minaccia per la sicurezza pubblica, i paesi devono avere il potere di costringerla ad andarsene. Fa parte del patto Ue per le migrazioni e l'asilo", ha sottolineato.

Bruxelles: l'attentatore fu fermato a Terni insieme ad altre persone

Nella ricostruzione dei tanti movimenti effettuati dall'attentatore, che a Bruxelles ha ucciso du cittadini svedesi, spunta una nuova informazione.

Abdesalem Lassoued, il 45enne di origini tunisine, che nella serata di lunedì ha fatto fuoco con un kalashnikov contro due tifosi svedesi, è stato fermato in auto a Terni, in Italia, insieme ad altri stranieri, sui cui nomi ora sono partiti degli approfondimenti.

E' quanto sta emergendo dalle indagini avviate dopo l'attentato. Il controllo nel quale è stato identificato Lassoued venne fatto il 19 febbraio 2012 in Lungonera, nella zona del centro di Terni. Il tunisino fu fermato nell'ambito dell'attività ordinaria delle volanti ed era in auto, come detto, con gli altri stranieri. Dell'attentatore non risultano particolari tracce a Terni né prima né dopo quel controllo. Probabilmente, secondo la polizia, era di passaggio. 

Si indaga sui contatti in Italia dell'attentatore di Bruxelles

Si continua ad indagare sui contatti in Italia di Abdesalem Lassoued, il 45enne tunisino che prima di essere ucciso dalla polizia ha ucciso due svedesi a Bruxelles e che era sbarcato a Lampedusa nel 2011. L'attenzione verso la minaccia terroristica è alta anche nel nostro Paese, con Piantedosi che parla di "rischi di radicalizzazioni islamiste".

L'Isis rivendica l'attacco a Bruxelles

Lo Stato islamico ha rivendicato con un comunicato l'attacco a Bruxelles in cui sono stati uccisi due cittadini svedesi. "Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", recita il comunicato pubblicato da Amaq, il network del gruppo terroristico. La Svezia è finita nel mirino "perché nella Coalizione" contro l'Isis.
 

Fu identificato anche a Terni l'attentatore di Bruxelles

Era stato identificato anche a Terni, 11 anni fa durante un normale controllo di routine da parte delle forze dell'ordine, Abdesalem Lassoued, il 45enne di origini tunisine che nella serata di lunedì, a Bruxelles, ha fatto fuoco con un kalashnikov contro due cittadini svedesi. Lo si apprende da fonti della questura. L'uomo era stato sottoposto a controllo nella città umbra nel febbraio 2012.

 

Berlino: dopo attentati in Francia e Belgio monitoriamo attentamente situazione

"Le autorità di sicurezza della Federazione e dei Laender monitorano attentamente" la situazione dopo i recenti "attacchi terroristici e gli atti di violenza" in Francia e Belgio. Lo ha detto a LaPresse una portavoce del ministero degli Interni tedesco. "Gli attacchi terroristici e gli atti di violenza, come quelli avvenuti di recente in Francia e in Belgio, si riflettono direttamente sulla valutazione della situazione della sicurezza in Germania, così come le crisi e i conflitti internazionali", ha spiegato la portavoce, aggiungendo che "le autorità di sicurezza della Federazione e dei Laender monitorano attentamente questo aspetto e sono anche in stretto scambio internazionale, sia con la polizia che con i servizi di intelligence". Relativamente all'eventuale innalzamento delle misure di sicurezza, la portavoce ha sottolineato che "l'attuazione di misure concrete di protezione e sicurezza è di competenza del rispettivo Stato federale".

 

Meloni a leader Ue: rischi sicurezza da immigrazione di massa

Giorgia Meloni, nella riunione con i membri del Consiglio Ue, a quanto si apprende, ha ricordato che l'autore dell'attentato di Bruxelles sbarcò nel 2011 in Italia, "come già successo in passato per altri terroristi". "Per questo - ha detto la premier agli altri leader - ho più volte cercato di accendere i riflettori sul fatto che dall'immigrazione illegale di massa possono sorgere anche gravi rischi per la sicurezza in Europa, quindi non possiamo più permetterci titubanze, ne va della sicurezza dei cittadini europei". 

 

Attentatore era stato in carcere in Svezia

L'attentatore di Bruxelles, Abdessalem Lassoued, aveva trascorso un periodo in carcere in Svezia. Lo rende noto l'Ufficio svedese per l'immigrazione. "Ha scontato una pena detentiva in Svezia nel 2012-2014", ha detto all'Afp il portavoce dell'ufficio, Jesper Tengroth, senza voler specificare né il motivo della pena né la sua durata.

 

Meloni: cordoglio dell'Italia a Belgio e Svezia

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni "ha espresso ai Primi Ministri belga De Croo e svedese Kristersson il più profondo cordoglio dell'Italia e suo personale per il grave attentato compiuto ieri sera a Bruxelles". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi dopo la riunione in videoconferenza con i membri del Consiglio Europeo, "convocata dal Presidente Charles Michel per discutere dell'attacco di Hamas subito da Israele e delle implicazioni del conflitto in corso, con riferimento anche alla situazione umanitaria di Gaza". ì

 

Scambio di persona: attentatore non era in video registrato a Genova

Un assurdo scambio di persona. L'uomo che appare in un fermo immagine in piazza della Vittoria a Genova, finito su tutti i media in questi giorni, non è Abdesalem Lassoued, il terrorista che ha ucciso due tifosi svedesi a Bruxelles e poi è morto in una sparatoria con la polizia, ma un tranquillo cittadino tunisino che risiede con la sua famiglia a Bologna e che sta vivendo momenti da incubo a causa dell'errore che corre incessantemente sui social, sui giornali, in tv. A raccontare all'AGI come sia potuto accadere è la moglie Nora Boudair. "Mio marito è arrivato in Italia nel 2011 dalla Tunisia. L'unica cosa che lo accomuna con Lassoued è la citta' di Sfaz, dove entrambi sono nati e per questo si conoscevano. Dal 2015 mio marito Slah Ayadi faceva parte assieme all'attentatore e ad altre persone di un gruppo Facebook formato da tunisini con problemi ad avere il passaporto che, come forma di protesta, si giravano dei video in cui raccontavano le loro difficoltà ad avere il documento".

Anche Ayadi ha prestato il suo volto alla 'campagna' social nel 2021: "Siamo andati a Genova dove c'è il consolato di riferimento per noi di Bologna - prosegue la moglie -. Dopo essere stati in consolato, ho girato un video in cui mi marito spiega la situazione in relazione al passaporto, coi nostri bimbi che gli giocano intorno. Alcuni media hanno fatto un fermo immagine del video che hanno trovato su una pagina Facebook, poi oscurata dalle autorità belghe,  dicendo che l'uomo nelle immagini era Lassoued". Questa notte un amico di Ayadi lo ha avvertito con un vocale che la sua immagine stava girando ovunque. "Alle 4 del mattino abbiamo chiamato i carabinieri - prosegue Nora -. Non sapevamo cosa fare, lui tremava come una foglia. I militari si sono giustamente presentati in tre pattuglie e in  assetto antiterrorismo, non sapendo chi avevano davanti. Poi, capito l'equivoco, sono stati gentilissimi e ci hanno rassicurato. Lo hanno portato in caserma e sentito come persona informata sui fatti e gli hanno detto poi di stare tranquillo e non preoccuparsi di nulla. Voglio fare un appello ai media: non mandate più quell'immagine. Mio marito è un uomo che lavora come trasportatore, vede persone tutto il giorno. Una persona tranquilla, padre di quattro figli. Non c'entra nulla col terrorismo".

 

Terrorismo: controlli in aumento a Lampedusa, più arrivi dalla Libia

Mentre proseguono, senza sosta, gli sbarchi sull'isola di Lampedusa, con centinaia di arrivi nelle ultime ore, sono aumentati anche i controlli serrati delle forze dell'ordine nei confronti dei migranti che arrivano sulla più grande delle isole Pelagie. Anche se, come tiene a precisare la Questura di Agrigento, "i nostri controlli rispetto a quelli fatti altrove sono già molto più attenti, specie per alcune provenienze". Come si è appreso, Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Dopo una permanenza in Italia si è recato in Svezia, dove però sarebbe stato espulso. Nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato. Poi, il trasferimento in Belgio. L'uomo sarebbe stato identificato attraverso le impronte digitali che furono prese al suo arrivo a Lampedusa dalla Questura di Agrigento. "I controlli sono da anni molto serrati", dicono ancora dalla Questura agrigentina. "Tanto che molte altre polizie di confine vengono a vedere come e cosa facciamo in Italia".
Secondo i dati del Viminale negli ultimi mesi sarebbero cambiate anche le nazionalità di provenienza dei migranti a Lampedusa. Da qualche tempo stanno arrivando soprattutto siriani, pakistani, yemeniti, bengalesi. Che di solito percorrono altre rotte. Adesso è tornato ad aumentare il flusso dalla Libia proprio con persone di queste nazionalità. "I controlli - spiegano dalla Questura - sono al massimo della possibilità tecnologica informativa".

 

Al summit Ue un minuto di silenzio per morti Bruxelles e Medio Oriente

"Il Consiglio europeo straordinario è iniziato con un minuto di silenzio per onorare le vittime innocenti che hanno perso la vita in Israele e Palestina. E le vittime dei recenti attacchi in Europa. Il terrorismo e l'odio non hanno posto in Europa, né in alcun luogo del mondo". Lo ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. 

 

Spagna: aumentato il livello di allerta antiterrorismo

Il ministero degli Interni spagnolo ha innalzato il livello di allerta a 4 (su una scala di 5) dopo i recenti attentati di Arras e Bruxelles.
La misura prevede il rafforzamento dei dispositivi di sicurezza in determinati luoghi sensibili, compreso il ricorso alla cybervigilanza.
 

 

Appello dei vescovi dopo l'attentato: "Non cedere alla spirale di violenza"

''Non cedere alla spirale della violenza''. E' l'appello dei Vescovi del Belgio all'indomani dell'attentato a Bruxelles ad opera di un 45enne di origine tunisina che a colpi di kalashnikov ha ucciso due cittadini svedesi. ''Ancora una volta siamo scossi da un attentato nel nostro Paese - scrivono i vescovi -. Le nostre preghiere e i nostri pensieri vanno alle vittime innocenti e alle loro famiglie. L'autore dell'attentato avrebbe agito per una vendetta basata su una fede radicalizzata. Indipendentemente da ciò, nessun insulto, nessuna aggressione, anche se ci tocca nel profondo, può trovare una riparazione nella violenza. Certamente una società senza sicurezza è impossibile. Ma una società senza fraternità e senza solidarietà è altrettanto impossibile''.
Da qui l'appello: ''Non cediamo a coloro che vogliono dividerci e metterci gli uni contro gli altri. Non chiudiamo dietro le alte mura della nostra legge, spaventati e braccati, con le spalle rivolte all'altro. Per quanto possa sembrare ingenuo, abbiamo un grande bisogno di costruttori di ponti. Questo è vero sia a livello di paesi che di popoli. Ed è altrettanto vero nei nostri ambienti. Cerchiamo di essere oggi più che mai operatori di pace''.

 

Procuratore: altre 2 persone fermate e 4 perquisizioni

Due persone sono state fermate per presunti contatti con il presunto attentatore di Bruxelles. Lo ha riferito il procuratore federale belga Frederic Van Leeuw, parlando in conferenza stampa a seguito di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale. Nel briefing, al quale hanno partecipato anche il premier del Belgio Alexander De Croo e diversi ministri, è stato riferito anche che sono 4 le perquisizioni effettuate da stamattina, quando è stato individuato l'attentatore, che è morto.

 

Procuratore Belgio: Attentatore era lupo solitario, arrestati altri 4 sospetti"

L'ipotesi che fosse un "lupo solitario" è quella più attendibile al momento per descrive Abdelsalam Lassoued, il principale sospettato per l'attacco di ieri sera a Bruxelles. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il procuratore federale belga, Frederic Van Leeuw. "Sono state effettuate perquisizioni e quattro persone, che potrebbero essere a lui collegate, sono state arrestate", ha aggiunto il procuratore, che ha poi spiegato come le forze dell'ordine siano riuscite a rintracciare Lassoued. "Poco prima delle 8 del mattino, un testimone ha indicato alla polizia di aver visto il sospettato in un bar a Schaerbeek. Gli agenti di polizia si sono recati sul posto e ha avuto luogo una sparatoria. L'autore è rimasto ferito. È morto in ospedale alle 9.38. Nel bar è stata trovata un'arma da guerra, mentre nella sua abitazione sono state rinvenute altre armi e un coltello", ha aggiunto Van Leeuw.
 

 

Attentatore fotosegnalato a Porto Empedocle a gennaio 2011

A quanto apprende l'Adnkronos, il presunto attentatore di Bruxelles, Abdesalem Lassoued, è stato fotosegnalato a Porto Empedocle nel gennaio del 2011 per ingresso illegale in Italia, forse dopo essere sbarcato a Lampedusa. Il 45enne tunisino nel 2016 era stato identificato dalla polizia a Bologna mentre due anni fa sarebbe passato per Genova, secondo quanto emerge da una foto pubblicata sul suo profilo Facebook.

 

Belgio: moglie attentatore, "Mai notato nulla"

La vedova di Abdessalem Lassoued - il presunto autore dell'attentato a Bruxelles deceduto stamattina dopo uno scontro a fuoco con la polizia - quando ieri sera ha visto le immagini del suo compagno rivendicare l'attacco, si è subito recata in una stazione di polizia. Secondo i media belgi, temendo che l'uomo potesse tornare a casa, la moglie si è recata con la figlia dalla polizia dove ha trascorso la notte. "Non ho mai notato nulla ne' visto alcun segno" di cui preoccuparsi, "eravamo una coppia come tante", avrebbe dichiarato la donna. La compagna di Abdesalem Lassoued assicura di aver dato "piena collaborazione e tutte le informazioni di cui disponeva". "Ma non sapevo dove fosse", avrebbe detto riferendosi al momento dell'attentato. "Ho vissuto tutta la notte nella paura. Sono completamente esausta", ha detto questa mattina in lacrime ai giornalisti di Het Laatste Nieuws. "Ora che è morto, tutto quello che voglio è tornare a casa e stare con i miei figli", ha concluso la donna.

 

Ministro: "Belgio paga prezzo troppo alto per migranti illegali"

"Non tutti gli immigrati clandestini sono criminali, ma ci sono anche immigrati clandestini che sono criminali. E il prezzo che dobbiamo pagare è troppo alto, a scapito della sicurezza della nostra popolazione". Lo ha detto il ministro della Giustizia del Belgio, Vincent Van Quickenborne, in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale a seguito dell'attentato di ieri sera di Bruxelles.

 

Ministro Belgio: '"Abdesalem era un lupo solitario"

"Al momento pensiamo più a un lupo solitario" che "non era parte di una cellula terroristica". Lo ha detto il ministro della Giustizia del Belgio, Vincent Van Quickenborne, in conferenza stampa, parlando della modalità d'azione del sospetto autore dell'attentato di Bruxelles, Abdesalem Lassoued. Il movente che ha portato l'uomo a prendere di mira persone di nazionalità svedese, ha spiegato il ministro, potrebbe essere legato ai roghi del Corano avvenuti in Svezia nei mesi scorsi.

 

Attentatore Bruxelles fece richiesta asilo a Torino nel 2011

Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, aveva fatto una richiesta di asilo alla Questura di Torino nel 2011, lo stesso anno in cui era sbarcato in Italia. Dopo essere stato poi all'estero, Lassoued era tornato in Italia: a Bologna, nel 2016, aveva chiesto di essere ammesso al programma di protezione internazionale. Poi avrebbe fatto perdere le sue tracce.

 

Indagini sulla rete italiana dell'attentatore di Bruxelles

I carabinieri del Ros stanno lavorando d'intesa con la Digos e l'autorità giudiziaria di Bologna per ricostruire il percorso fatto in Italia da Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles. Uno degli obiettivi è di riuscire a risalire alla sua rete di conoscenze in Italia.

 

Il Belgio abbassa l'allerta a Bruxelles dal livello 4 (massimo) a 3

Il Belgio abbassa il livello di minaccia terroristica a Bruxelles dal massimo di 4, disposto ieri dopo l'attentato nella capitale, al livello 3. Lo annuncia il premier belga Alexander De Croo. Nel resto del Paese, dove il grado di allerta era già a 3, le disposizioni restano invariate.

Premier belga, Alexander De Croo: "L'attentatore ha agito da solo"

L'autore dell'attentato "ha agito in modo del tutto individuale". "Non vi sono indicazioni che quest'uomo abbiamo collaborato con qualche o che faccia parte di una rete" di terroristi. Lo ha dichiarato il premier belga, Alexander De Croo, ai microfoni di Vrt.     

"Dobbiamo vedere se abbiamo fatto la valutazione giusta. Quell'uomo ha cercato attivamente gli svedesi che erano a Bruxelles e ha commesso un atto assolutamente vigliacco e folle", ha spiegato De Croo, rammaricandosi che questo tipo di attacchi vengano regolarmente registrati a Bruxelles e in Europa. "Abbiamo visto negli ultimi anni in tutta Europa che, sfortunatamente, le persone non sono mai immuni da questo tipo di azioni da 'lupo solitario'", ha aggiunto. 

Attentatore Bruxelles, Ansa: sbarcato a Lampedusa nel 2011

A quanto fa sapere l'agenzia Ansa, Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, sarebbe arrivato a Lampedusa nel 2011. Dopo una permanenza in Italia è andato in Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Tornato in Italia, nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato: aveva espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L'uomo è stato monitorato anche dall'intelligence. In seguito è andato in Belgio. 

Chiude il bar dove è stato preso Abdesalem

Dopo le lunghe ore di indagini svolte dagli investigatori, il proprietario del bar ristorante marocchino Al Khaima, al 13 di Rue Van Oost, dove è stato intercettato questa mattina Abdesalem Lassoued, ha abbassato le serrande.    

Alla riapertura della strada nel quartiere di Schaerbeek, quasi sette ore dopo lo scontro a fuoco tra la polizia belga e il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles, l'esercente si è recato, sotto lo sguardo di due agenti, nel suo locale per riordinare il plateatico. Di seguito ha attivato la chiusura automatica delle saracinesche e si è allontanato su un monopattino elettrico senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti assiepati.

I 2 svedesi uccisi avevano circa 60 e 70 anni

I due cittadini svedesi uccisi nell'attacco armato di ieri sera nel centro di Bruxelles sono due uomini di circa 60 e circa 70 anni. Lo riferisce il ministero degli Esteri della Svezia al giornale Aftonbladet. "Le persone decedute sono un uomo di circa 70 anni della regione di Stoccolma e un uomo di 60 anni che viveva all'estero", ha fatto sapere il ministero. I parenti delle vittime sono state avvertiti.

Riaperta la via dove è stato catturato Abdesalem

Quasi sette ore dopo lo scontro a fuoco tra la polizia belga e il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, terminato con la neutralizzazione dell'uomo, Rue Van Oost, nel quartiere di Schaerbeek, è stata riaperta. La polizia ha rimosso le transenne che circondavano la zona. Nella via, al civico 13, si trova il bar ristorante marocchino Al Khaima, dove Abdesalem Lassoued si trovava al momento della cattura.

Nuovi dettagli sulla sospensione del match Belgio-Svezia

Il Ceo della Federcalcio belga Manu Leroy ha rivelato che la notizia dell'attacco era filtrata già prima della partita, ma che è stato comunque autorizzato l'inizio della gara dopo aver consultato la polizia e i servizi di sicurezza. 

Il premier svedese è stato invitato domani in Belgio per la commemorazione

Il premier del Belgio, Alexander De Croo, ha invitato per domani a Bruxelles il primo ministro della Svezia, Ulf Kristersson, per commemorare insieme le vittime dell'attentato avvenuto ieri nel centro della capitale belga, in cui sono stati uccisi due tifosi svedesi. "Svezia e Belgio piangono insieme le vittime dell'attentato di ieri. Ho invitato  il primo ministro svedese a Bruxelles per domani per commemorare le vittime e rendere omaggio ai servizi di polizia", ha comunicato De Croo su X

La sindaca di Schaerbeek: "L'attentatore fu espulso dalla moschea per commenti radicali"

L'autore dell'attentato di Bruxelles "secondo le informazioni che abbiamo, frequentava una moschea del quartiere da dove è stato espulso qualche tempo fa per dei commenti radicali". Lo ha dichiarato la sindaca di Schaerbeek, Cecile Jodogne, in un'intervista televisiva rilasciata all'emittente belga Rtbf. "Era una famiglia che apparentemente non creava problemi. La figlia era in una scuola non islamista, ma confessionale riconosciuta dalla comunità francese. Penso che sia importante aggiungere questa sfumatura", ha evidenziato. "Va sottolineato che questa persona non era residente a Schaerbeek, non ha mai fatto il processo di iscrizione al Comune, era in una situazione irregolare. Tutte le informazioni che abbiamo ora sul suo percorso arrivano dall'Ufficio stranieri, perché non ci sono stati passaggi né iscrizione al Comune. Dunque non era conosciuto dai servizi comunali", ha aggiunto.

Genrale Camporini: "Quanto è accaduto è conseguenza indiretta situazione Medio Oriente"

Quanto accaduto a Bruxelles "è una conseguenza, indiretta e non pianificata, della situazione in Medioriente. Non c'è una strategia ma c'è una chiamata alle armi a cui rispondono i lupi solitari. Quando si innalza la tensione le frange estremiste agiscono". Lo ha detto a LaPresse il generale Vicenzo Camporini, già capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare e della Difesa e attualmente esponente di Azione.

Nuovo allarme bomba a Versailles, evacuazione in corso

Nuovo allarme bomba alla regia di Versailles, l'evacuazione è in corso. 

Procura Belgio: "La polizia era stata informata da una segnalazione"

"Questa mattina, poco dopo le 8,un testimone ha informato la polizia di Bruxelles di aver avvistato il presunto autore dell'attentato in un negozio di alcolici a Schaerbeek". Lo comunica la procura federale belga in una nota, ricostruendo le ore concitate della cattura di Abdesalem Lassoued. "Sul posto è intervenuta la polizia. Durante l'intervento sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco da parte della polizia e il sospettato è stato ucciso - spiega la procura -. I soccorsi hanno tentato di rianimarlo, è stato trasferito in ospedale dove è stato dichiarato morto alle 9:38. Nel bar sono stati trovati un'arma e una borsa di vestiti". 

Su sospetto attentatore Bruxelles verifiche Digos di Bologna

La Questura di Bologna fa sapere che la Digos sta svolgendo verifiche su ogni informazione a proposito di Abdesalem Lassoued, il presunto attentatore di Bruxelles, che sarà oggetto di approfondimenti e il cui esito sarà riferito all'autorità giudiziaria. Nel capoluogo emiliano fu rintracciato e identificato dalla polizia nel 2016, come aveva anticipato poco fa l'agenzia Ansa.

Milano: arrestate due persone, proselitismo e soldi a Isis. Tajani: "Non c'è rischio imminente"

Operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano - Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo - con 2 arresti operati nei confronti di un cittadino egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane, accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere. Secondo la procura erano "estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo digitali per conto dell'Isis, mettendosi a disposizione dell'organizzazione terroristica e finanziando "cause di sostegno"' del sedicente Stato islamico, al quale "avrebbero prestato giuramento di appartenenza e di fedeltà". Lo scrive il procuratore di Milano Marcello Viola, che ha convocato una conferenza stampa in mattinata per dare ulteriori dettagli sull'operazione: "Data la gravità dei fatti e l'elevato allarme sociale" . 

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani parla di rischio infiltrazioni di persone radicalizzate, ma rassicurare sul pericolo di attentati imminenti. 

Macron: "Tutta Europa è vulnerabile"

"Tutti gli Stati europei sono vulnerabili davanti al terrorismo islamico. Lo abbiamo visto anche ieri a Bruxelles". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron durante una conferenza stampa da Tirana. Lo riporta BfmTv. "C’è un ritorno del terrorismo islamico - ha spiegato - è una vulnerabilità tipica delle democrazie e degli Stati basati sullo Stato di diritto", ha aggiunto ribadendo la sua solidarietà al Belgio.

Procura: arma e borsone con vestiti trovati nel bar

La polizia ha trovato un'arma e un borsone con vestiti nel bar a Schaerbeek dove si era recato l'attentatore questa mattina poco dopo le 8. Sul posto la polizia era intervenuta su segnalazione di un testimone. Durante l'intervento, la polizia ha sparato dei colpi e il sospetto è stato colpito. All'arrivo sulla scena, i servizi di emergenza hanno tentato di rianimare l'uomo, che  è stato trasferito in ospedale, dove è stato dichiarato morto alle 9.38 del mattino. La procura di Bruxelles sta indagando sulla sparatoria.

Una delle vittime aveva la carta d'identità svizzera

Una delle vittime dell'attacco terroristico di ieri sera a Bruxelles aveva con sé una carta d'identità svizzera. Lo ha annunciato stamane il procuratore federale  belga Frédéric Van Leeuw. Il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) non ha confermato la notizia ma, senza fare esplicito riferimento alla persona con il documento elvetico, ha detto a  Keystone-Ats che uno degli assassinati era domiciliato in Svizzera. Stando a Van Leeuw, nell'attentato della capitale belga da parte di un cittadino tunisino hanno perso la vita due persone, entrambe di origine svedese. 

È inoltre rimasta ferita una terza persona, un  tassista, anch'egli originaria del regno scandinavo. Questa persona non è più in pericolo di vita. Tutte e tre erano a bordo di un taxi e sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco quando sono scese. L'attacco è avvenuto a circa cinque chilometri dallo stadio di calcio di Bruxelles, dove le squadre nazionali di Belgio e Svezia si apprestavano ad affrontarsi in una partita di qualificazione ai Campionati europei.

Procura, 'ricercata una persona, presunta complice'

La Polizia sta "attivamente ricercando" un altro individuo, sospettato di essere un complice dell'attentatore di Bruxelles morto questa mattina. È quanto ha spiegato la Procura federale. Nel frattempo non cala l'allerta nel Paese. L'ambasciata svedese in Belgio ha richiamato alla massima attenzione i cittadini del Paese scandinavo.

I calciatori della Svezia hanno lasciato il Belgio nella notte

I giocatori svedesi stanno tornando ai loro club di appartenenza e sono tornati a casa con un volo notturno da Bruxelles dopo la sospensione della partita di qualificazione agli Europei contro il Belgio all'intervallo per l'omicidio di due tifosi svedesi fuori dallo stadio da parte di un terrorista islamico. La squadra è andata direttamente all'aeroporto ed è tornata in Svezia una volta che gli è stato permesso di lasciare lo stadio Re Baldovino. L'impianto è stato chiuso per 2 ore e mezza per motivi di sicurezza prima che le autorità iniziassero il processo di evacuazione intorno a mezzanotte, ora locale. Erano le 4 del mattino ora locale quando l'ultimo dei tifosi svedesi ha lasciato lo stadio sotto sorveglianza della polizia. Anche tutti gli hotel in cui alloggiavano i tifosi svedesi erano sorvegliati dalla polizia.

Rafforzata la sorveglianza dei negozi Ikea in Belgio

In seguito all'attentato di ieri sera contro due cittadini svedesi a Bruxelles è stata rafforzata la sicurezza anche attorno ai negozi Ikea. Lo rende noto un portavoce della catena svedese, che ha otto punti vendita nel Paese, citato di media locali. La ministra dell'Interno, Annelies Verlinden, ha annunciato inoltre che le sedi diplomatiche svedesi e le altre attività svedesi in Belgio saranno soggette a una maggiore sorveglianza.

Intensificati i controlli all'aeroporto di Bruxelles dopo gli attentati AFP
Intensificati i controlli all'aeroporto di Bruxelles dopo gli attentati

Bruxelles: possibile cellula terroristica dietro attentato

Gli investigatori belgi stanno indagando sulla possibile presenza di una cellula terroristica dietro all'attacco di ieri sera a Bruxelles, in cui sono morti 2 tifosi svedesi. Lo riferisce StudInfo che cita fonti investigative. Il sospetto attentatore, Abdesalem L., è morto questa mattina dopo essere stato fermato dalla polizia a Schaerbeek, ma la polizia è alla ricerca di almeno un'altra persona che potrebbe essere legata all'attacco.

Belgio: Istituzioni Ue in allerta, telelavoro e stop a visite

Le istituzioni dell'Ue a Bruxelles hanno "innalzato il livello di allerta" in seguito all'attentato di ieri sera in cui due persone sono state uccise. Al personale è stato consigliato per oggi di lavorare da casa, misura da cui è escluso il personale critico ed essenziale. Inoltre è stato comunicato che l'orario di apertura degli edifici è limitato nella fascia dalle 7 alle 17; i parcheggi sono chiusi per tutti i veicoli (ad eccezione delle auto di servizio e delle auto del personale critico ed essenziale); le attività e le riunioni non urgenti sono rinviate o spostate online; i visitatori non possono accedere agli edifici; le scuole europee sono chiuse. A quanto si apprende da fonti del Parlamento europeo, nelle indicazioni inviate al personale e ai membri dell'istituzione, si fa appello "a seguire le informazioni delle autorità belghe" e si sottolinea che l'Eurocamera continuerà "a monitorare da vicino la situazione e informerà i suoi membri e il suo personale in caso di eventuali provvedimenti".

Sospetto attentatore Bruxelles fu identificato a Bologna

Abdesalem Lassoued è stato in Italia a Bologna per un certo periodo nel 2016. Nel capoluogo emiliano fu rintracciato e identificato dalla polizia.

La conferma della Procura: il sospetto autore dell'attentato è morto

Il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, Abdesalem Lassoued, è morto nello scontro a fuoco con la polizia questa mattina. Lo conferma il portavoce della procura federale del Belgio.

I testimoni: "Era al bar a fare colazione"

"Era al bar a fare colazione, come se nulla fosse". È il racconto di uno dei residenti del quartiere di Schaerbeek dove questa mattina è stato neutralizzato l'attentatore, Abdeslam Lassoued, che ieri sera ha ucciso due cittadini svedesi a un paio di chilometri di distanza. 

"Appena ho visto il video con il suo volto, ho avuto la sensazione di averlo già incontrato da queste parti", ha raccontato un barbiere della zona ora sigillata dalla polizia. "Ieri notte la polizia lo cercava qui, già alle 2 tutta l'area era piena di agenti", ha aggiunto un altro testimone davanti ai sigilli prima di piazza Euge'ne Verboekhoven, la cosiddetta 'Gabbia dell'orso'. 

Gli agenti verso mezzanotte avevano fatto una prima perquisizione nella casa dove il 45enne tunisino alloggiava ma di lui non c'era traccia. "La situazione era già difficile ma ora si farà ancora piu' complicata per tutti noi", rivela preoccupato uno dei residenti. "Non ti puoi mettere a sparare alle persone per strada perché ti è stato rifiutato l'asilo o in nome dell'Islam", aggiunge.

Il sospetto attentatore di Bruxelles era a Genova nel 2021

Il sospetto attentatore di Bruxelles, Abdesalem Lassoued è stato ripreso in un video girato nel 2021 a Genova. Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in Piazza Della Vittoria, nel centro del capoluogo ligure nel 2021, durante un soggiorno probabilmente mentre si dirigeva in Francia.

Altre due persone ricercate dalla polizia

Altre due persone sarebbero ricercate dalla polizia di Bruxelles in relazione all'attentato di ieri sera. Lo rivela il sito della "Derniere Heure". Nella città l'allerta è massima, il livello più elevato, sinonimo di minaccia terroristica "grave e imminente". "Le misure di sicurezza restano attualmente in vigore: maggiore vigilanza e rafforzamento della presenza visibile della polizia", scrive su X il Centro di crisi nazionale del Belgio. Le misure saranno rivalutate nel pomeriggio.

Media: il presunto attentatore è morto in ambulanza

Il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, Abdesalem Lassoued, è morto in seguito alle ferite riportate questa mattina in uno scontro a fuoco con la polizia. Lo scrivono i media belgi. Secondo SudInfo, l'uomo sarebbe stato fermato dalla polizia in un bar di Schaerbeek. Non avrebbe risposto ai colpi sparati dagli agenti e avrebbe tentato la fuga. Uno dei proiettili lo ha però colpito al torace, ferendolo. Mentre veniva trasportato in ambulanza, Abdesalem L., ha avuto un arresto cardiaco ed è morto.

Il premier svedese raccomanda prudenza ai connazionali in Belgio

Il premier svedese, Ulf Kristersson, ha esortato i connazionali che si trovano in Belgio alla massima prudenza e vigilanza. A riferirne è l'agenzia di stampa svedese TT.  "Chiediamo agli svedesi sul posto di essere vigili e seguire attentamente le istruzioni delle autorità belghe", ha dichiarato. "I miei pensieri vanno stasera alle vittime, i feriti, i loro cari". Su Twitter, il ministro degli Esteri, Tobias Billstroem, aveva precedentemente annunciato che le autorità svedesi avrebbero collaborato con gli omologhi belgi per identificare l'attentatore. Due svedesi sono stati uccisi ieri a Bruxelles, dove era in corso la  partita Belgio-Svezia, poi interrotta.

Sindaco di Bruxelles: "L'uomo potrebbe aver agito da solo"

Secondo il sindaco di Bruxelles il principale sospettato "avrebbe agito da solo". "Abbiamo sempre più a che fare con lupi solitari", ha detto a BFMTV Philippe Close, sindaco di Bruxelles, affermando: "Sembra dalle prime informazioni che abbia agito da solo".

Il sospettato è in rianimazione

L'uomo neutralizzato questa mattina dalla polizia belga, sospettato di essere l'attentatore di Bruxelles, "è attualmente in rianimazione". Lo ha detto la ministra degli Interni del Belgio, Annelies Verlinden.

La polizia era stata avvertita

La polizia avrebbe ricevuto una chiamata secondo cui il 45enne di origine tunisina si trovava in un bar: all'arrivo degli agenti sarebbe scoppiata una sparatoria durante la quale l'uomo è stato ferito gravemente. Sarebbe in rianimazione. Accanto a lui sarebbe stata ritrovata l'arma utilizzata nell'attacco terroristico in cui è rimasto ferito anche un tassista.

Ministra dell'Interno: "Il sospettato è stato neutralizzato"

C'è discordanza sulle sorti del presunto attentatore. Interrogata dalla VRT, la ministra dell'Interno Annelies Verlinden ha confermato che un sospettato è stato "neutralizzato" oggi, durante un'operazione di polizia a piazza Eugène Verboekhoven, nel comune di Schaerbeek, in Belgio. Senza confermare l'identità, la ministra ha però aggiunto che addosso aveva l'arma automatica utilizzata durante l'attentato.

Trovata l'arma utilizzata per l'attacco

Un'arma che assomiglia a quella usata nell'attentato di ieri sera a Bruxelles è stata trovata nelle  perquisizioni condotte dalla polizia. Lo riferisce la procura federale belga citata da Rtbf. All'emittente risulta che siano state rinvenute  diverse armi nelle perquisizioni a Schaaerbeck, anche in un parco  nelle vicinanze.   

Arrestato il presunto attentatore

L'uomo sospettato di essere l'autore dell'attentato che ha provocato la morte di due persone ieri sera a Bruxelles è stato arrestato. Lo ha annunciato la procura federale belga. L'uomo fermato a  Schaerbeek è stato ferito durante uno scontro a fuoco con la polizia. Colpito al torace, l'uomo è stato trasportato in ospedale. Lo riportano i media belgi.    

L'uomo fermato, secondo 'Sudinfo', sarebbe effettivamente Abdesalem L., il 45enne tunisino ricercato per  l'attentato di Bruxelles. L'arresto seguito allo scontro a fuoco  sarebbe avvenuto nei pressi dell'abitazione del sospetto a Schaerbeek, perquisita poco prima dagli agenti di polizia.

C'è un secondo video dell'attentatore in cui allude ai testi del Corano bruciati in Svezia

Il procuratore belga Frédéric Van Leeuw ha confermato questa mattina l'esistenza dei video di rivendicazione dell'attentato di Bruxelles, facendo riferimento a un secondo video girato prima dell'attacco in cui l'attentatore allude ai roghi del Corano in Svezia. Dopo l'attacco "è stato diffuso un video nel quale l'individuo dichiara di aver ucciso tre svedesi", ha reso noto oggi il procuratore. "In un altro video girato prima dell'attacco, lo stesso individuo appare con il volto coperto da un passamontagna e dichiara che 'il libro di Allah è una linea rossa per la quale si sacrifica' ", ha aggiunto il procuratore, un probabile riferimento ai testi del Corano bruciati in Svezia nei mesi scorsi.

Consiglio Ue chiude la sala stampa

Il Consiglio dell'Ue ha deciso di chiudere le sale in cui lavorano i corrispondenti da Bruxelles, dopo l'attacco armato di ieri sera. Il Consiglio invita a restare vigili e a seguire le raccomandazioni delle autorità belghe.

Due arresti a Milano per terrorismo

E' in corso un'operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Milano - Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo - con due arresti nei confronti di un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane, accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L'operazione è condotta dalla Digos di Milano, dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Alle 15 riunione del Consiglio di sicurezza nazionale a Bruxelles

Si terrà alle 15 una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale a Bruxelles per valutare il livello  della minaccia in Belgio. Lo ha reso noto il premier belga Alexander  De Croo. Ieri sera dopo l'attentato era stato elevato da 2 a 4 a Bruxelles e a 3 in tutte le altre regioni del Paese.

La polizia scorta i tifosi fuori dallo stadio

Dopo la sparatoria, è stata sospesa la partita Belgio - Svezia in corso a Bruxelles. Nel video le immagini della polizia che scorta i tifosi svedesi fuori dallo stadio. Le due vittime dell'attentato sono due ciottadini di nazionalità svedese: indossavano la maglia della nazionale.

Perquisita l'abitazione dell'attentatore

Perquisita la casa del presunto attentatore. L'uomo, identificato come Abdesalem L. risulta residente a Schaerbeek. "Non è stato trovato nessuno all'indirizzo indicato, dunque per sicurezza è stato perquisito tutto l'edificio", ha detto il procuratore generale belga Van Leeuw.

Fonti della polizia hanno riferito che l'uomo era noto ai loro servizi informativi. "Ha chiesto asilo nel nostro Paese - ha spiegato il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne -  Era noto alla polizia per sospetto atti di tratta di esseri umani, residenza illegale e pericolo per la sicurezza dello Stato. Nel luglio 2016 un servizio di polizia straniero ha trasmesso informazioni non confermate secondo cui il soggetto aveva un profilo radicalizzato e voleva partire per una zona di conflitto per la jihad. Questo tipo di informazioni e notifiche erano molto diffuse all'epoca. Decine di rapporti di questo tipo al giorno sono stati redatti durante questo periodo, una vera crisi di terrore. Le informazioni sono state verificate e non è stato possibile compiere altri passi nei confronti del soggetto. Non vi era alcuna indicazione concreta di radicalizzazione".

Bruxelles, l'attentatore aveva fatto richiesta d'asilo nel 2020

Abdesalem Lassoued, questo il nome completo secondo i media del presunto attentatore di Bruxelles, si era visto respingere la domanda di asilo ma poi "era sparito dai radar" delle autorità belghe. E' quanto ha spiegato la segretaria di Stato del Belgio per l'Asilo e la Migrazione. Nicole de Moor, parlando alla stampa in una conferenza stampa notturna sull'attacco nel centro della capitale belga.   

Il presunto attentatore, ha riferito de Moor, "aveva presentato una domanda di asilo nel nostro Paese nel novembre 2019. Ha ricevuto una decisione negativa nell'ottobre 2020 e poco dopo è scomparso dai radar". "È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un'intercettazione all'Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato emesso", ha proseguito la ministra.

Premier Belgio: "Scuole aperte, nessuna minaccia specifica"

Dopo l'attentato terroristico di ieri sera a Bruxelles, le scuole restano aperte. Lo ha annunciato il premier del Belgio, Alexander De Croo, in conferenza stampa, facendo il punto sulle misure di sicurezza prese dalle autorità nazionali. "Secondo l'analisi effettuata dall'Organizzazione per il coordinamento e l'analisi delle minacce, non esiste una minaccia specifica per le scuole", ha sottolineato De Croo.   A seguito dell'innalzamento del livello d'allerta anti-terrorismo da parte delle istituzioni Ue resteranno invece chiuse almeno per tutta la giornata di oggi le scuole europee e gli asili nido europei.

Premier Belgio, 'attentatore in fuga, allerta massima'

Il presunto autore dell'attentato che ha provocato la morte di due persone nellaserata di ieri a Bruxelles "è ancora in fuga". Lo ha detto il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, in conferenza stampa.   L'uomo, ha confermato De Croo, "è di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio". Nella capitale belga resta in vigore il livello di allerta 4, il più elevato, sinonimo di minaccia terroristica "grave e imminente", mentre nel resto del Paese il livello è fissato a 3.

Caccia all'uomo a Bruxelles

Prosegue la caccia all'uomo a Bruxelles. Il sospetto autore dell'attentato nel quale sonomorte due persone di nazionalità svedese, Abdesalem L., è ancora in fuga ed è presumibilmente armato di kalashnikov. Secondo quanto riferiscono i media nazionali, alcune perquisizioni sono in corso nel quartiere di Schaerbeek, dove si presume che l'uomo di origine tunisina sia domiciliato. Il presunto attentatore, stando alla ricostruzione dell'emittente LN24, ieri pomeriggio avrebbe pubblicato su Facebook un post in riferimento all'omicidio del bambino musulmano di sei anni accoltellato domenica vicino a Chicago.

La rivendicazione dell'attentatore: "Pronto a morire per l'Islam"

"Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". E' la rivendicazione pubblicata in un video trasmesso sui social del presunto responsabile dell'uccisione di almeno due persone che indossavano la maglietta della nazionale svedese in centro a Bruxelles.

L'attentatore in un video: 'Vendetta per i musulmani'

L'attentatore Abdesalem L., 45 anni, conosciuto ai servizi di intelligence federali per la sua radicalizzazione islamica - ha rivendicato l'attacco e la sua appartenenza all'Isis con un video pubblicato sul profilo facebook appartenente ad un certo Slayem Slouma (forse uno pseudonimo). 

Nel suo discorso, in arabo, il terrorista dice di aver sparato a due persone per ''vendicare i musulmani e che viviamo e moriamo per la nostra religione''. "Sono un mujahiddin dello stato islamico, che vi piaccia o no. Viviamo per la nostra religione e moriamo per questa stessa religione", dice. 

All'inizio della giornata, Slayem Slouma (il suo nome nel video) aveva scritto un messaggio sul bambino musulmano accoltellato domenica a Chicago, sostenendo che se fosse stato un cristiano, ''lo avremmo chiamato ‘terrorismo’ e non un ‘crimine brutale’ ".

La partita è stata annullata

La partita Belgio-Svezia, valida per le qualificazioni all'Europeo di calcio 2024 è stata definitivamente annullata per motivi di sicurezza. Le squadre non sono rientrate in campo dopo l'intervallo. I giocatori svedesi hanno appreso, proprio nell'intervallo, dei due loro connazionali uccisi nella capitale belga prima dell'inizio dell'incontro. La priorità per le autorità è quindi diventata quella di far uscire in sicurezza dallo stadio gli oltre 35.000 tifosi che assistevano alla partita.

Due persone sono state uccise nel centro di Bruxelles da un sedicente terrorista islamico

Meloni segue con preoccupazione notizie da Bruxelles

"Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con preoccupazione le notizie sull'attentato compiuto a Bruxelles, nel cuore dell'Europa. L'Italia condanna con decisione ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, ed esprime il più profondo cordoglio per le vittime e per le loro famiglie". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Bruxelles, la polizia sulla scena del crimine

Von der Leyen: l'Europa è unita contro il terrorismo

"Il mio pensiero va questa sera alle famiglie delle due vittime dell'ignobile attentato avvenuto a Bruxelles. Il mio assoluto sostegno alle forze di polizia belghe affinché catturino rapidamente il sospettato. Siamo uniti contro il terrorismo". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

I tifosi della Svezia allo stadio di Bruxelles Ansa
I tifosi della Svezia allo stadio di Bruxelles

Sindaco di Bruxelles: tutta la polizia mobilitata

"Dopo la sparatoria a Bruxelles, i servizi di polizia si stanno mobilitando per garantire la sicurezza dentro e intorno alla nostra capitale in collaborazione con il Ministro degli Interni". Lo comunica su X il sindaco di Bruxelles, Philippe Close.

Metsola: il terrore non può infiltrarsi nella nostra società

"Inorridita dall'omicidio indiscriminato avvenuto nel cuore di Bruxelles stasera. Il terrore e l'estremismo non possono infiltrarsi nelle nostre società. Le persone devono sentirsi al sicuro. L'odio non vincerà. I miei pensieri vanno ai parenti delle vittime. Auguro una pronta guarigione ai feriti". Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

De Croo: vile attentato, restare vigili

"Le mie più sincere condoglianze ai cari delle vittime del vile attentato di Bruxelles. Attualmente mi trovo con i ministri della Giustizia e degli Interni presso il Centro nazionale di crisi. Stiamo monitorando la situazione e chiediamo ai cittadini di Bruxelles di essere vigili". Lo ha dichiarato il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, dopo la sparatoria avvenuta a Bruxelles.

La polizia si avvicina al luogo della sparatoria a Bruxelles che ha provocato due morti Reuters
La polizia si avvicina al luogo della sparatoria a Bruxelles che ha provocato due morti

Michel: il cuore dell'Europa colpito dalla violenza

"Il cuore dell'Europa è colpito dalla violenza. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime dell'attentato mortale nel centro di Bruxelles. Il mio sostegno alle autorità belghe e ai servizi di sicurezza che monitorano la situazione". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel.

La condanna della comunità islamica

Il Consiglio musulmano del Belgio, l'organismo rappresentativo della comunità islamica belga, ha condannato con la massima fermezza l'attentato di Bruxelles.

Massimo allerta

Il Belgio ha portato il livello di allerta a quattro, il massimo previsto, in seguito agli spari in centro a Bruxelles in cui sono morte almeno due persone. E' stata rafforzata anche la sicurezza attorno allo stadio dove si tiene la partita tra il Belgio e la Svezia.

Sono due svedesi le vittime a Bruxelles

Sono di nazionalità svedese le due persone morte dopo che un uomo ha aperto il fuoco nel centro di Bruxelles, scrivono media belgi. Questa sera si disputa la partita di calcio Belgio-Svezia e, secondo le informazioni riportate degli stessi media, le due vittime indossavano maglie della nazionale di calcio svedese.

Le prime immagini dal luogo della sparatoria

Polizia Bruxelles, ha sparato urlando 'Allah akbar'

Secondo fonti di polizia citate dai media locali, l'uomo che ha aperto il fuoco con un kalashnikov nel centro di Bruxelles ha urlato"Allah akbar".

Il sospettato in fuga

Secondo i primi elementi conosciuti, la sparatoria è avvenuta intorno alle 19,15 nei pressi di Place Sainctelette, tra Boulevard d'Ypres e Boulevarddu Ninième de ligne. Sul posto - riporta Le Soir - sono arrivati numerosi i servizi di emergenza. Nessun sospettato è stato ancora arrestato. 

Nelle immagini scattate da un residente della zona, si vede un uomo con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, un'arma in mano, salire su uno scooter e fuggire. Presumibilmente dopo aver sparato a in un atrio prima di colpire due persone in un taxi.

Apre il fuoco in centro a Bruxelles, due morti

Un uomo ha aperto il fuoco in centro a Bruxelles e ha fatto due morti. Testimoni citati da Le Soir riferiscono di aver visto fuggire in scooter un uomo armato con giubotto arancione. Avrebbe sparato nell'atrio di un edificio e poi contro due persone in un taxi.